sabato 9 maggio 2009

Sono loro che sono negri


Sarà che sono stati umiliati giorno dopo giorno in questo primo anno di governo, sarà che ogni volta che aprono bocca vengono presi a schiaffoni dai propri alleati, sarà che ogni loro proposta è stata sempre rigorosamente bocciata, prima di tutto dalla stessa maggioranza a cui appartengono, sarà che abbaiano abbaiano, ma nessuno alla fine gli dà retta, sarà un po' per tutto questo che i Leghisti al governo sono ormai costretti a spararne sempre di più grosse e mostruose per cercare di coprire davanti ai propri elettori i devastanti fallimenti di un anno passato a scodinzolare sotto il deretano dell'imperatore, a cui hanno concesso tutto in cambio di un federalismo fantoccio.

Si sono giocati la faccia sulla lotta all'immigrazione clandestina e tutti sappiamo come è andata a finire: con una proposta di legge farsa, per cui il clandestino può essere di fatto tratto in carcere solo se viene colto nell'istante esatto in cui sta per varcare illegalmente il confine; una volta che è dentro è chiaro che può dire di esserci entrato da tempo, quando la legge ancora non era in vigore, e la farà franca. Si sono giocati la faccia sulla questione sicurezza e tutti sappiamo come è andata a finire: con una proposta farsa prima di ronde fai da te, poi di ronde guidate, poi di ronde scelte, poi di ronde di pensionati, poi di ronde fantasma nel senso che ormai l'idea è stata accantonata e non ne parla più nessuno, tanto grande era l'idiozia della cosa. Si sono giocati la faccia sulla lotta agli stupri e tutti sappiamo come è andata a finire: con la proposta farsa di spargere militari per le strade; non solo non si è registrato un solo stupro sventato per opera dei nostri soldatini, ma anzi i casi, a sentir la stampa, si sono impennati.

Si sono giocati la faccia con la lotta agli sprechi di Roma ladrona che succhia il sangue padano e tutti sappiamo come è andata a finire: Berlusconi ha elargito 140 milioni di euro a fondo perduto attingendo dalle tasche padane per risollevare le sorti del comune di Catania, portato alla bancarotta e al collasso (non avevano più nemmeno i soldi per illuminare le strade) proprio dal suo medico personale, Umberto Scapagnini, per questo promosso a parlamentare del Pdl. Si sono giocati la faccia sulla tassazione abnorme dell'immigrato regolare e sappiamo tutti come è andata a finire: con la proposta farsa di aumentare a dismisura i costi e la burocrazia anche per un semplice rinnovo di permesso di soggiorno. Dopo la levata di scudi persino del Vaticano, Berlusconi è stato costretto a intervenire direttamente e far votare contro la sua stessa maggioranza. Si sono giocati la faccia sulla caccia senza quartiere al clandestino e tutti sappiamo come è andata a finire: con la proposta farsa di imporre ai medici l'obbligo di denuncia. Dopo un'insurrezione dello stesso ordine dei medici, declassati a meschini delatori, hanno dovuto fare marcia indietro con la coda tra le gambe. Ci hanno riprovato con la proposta farsa di imporre alle scuole l'obbligo di denuncia dei bambini non in regola. Fini li ha zittiti e la norma è stata cancellata dal decreto. Si sono giocati la faccia sulla permanenza degli immigrati nei centri di accoglienza di Lampedusa e tutti sappiamo come è andata a finire: con la proposta farsa di allungare a sei mesi il periodo di detenzione in condizioni sanitarie devastanti. Proposta sonoramente bocciata da tutto il Parlamento.

Basterebbe questo per spiegare la frustrazione di un partito, nato sull'onda della protesta alla corruzione e al malaffare e ridòttosi ormai al partito più populista che l'Italia abbia mai conosciuto, costretto a far leva sugli istinti più bassi e più beceri dei propri elettori per mantenere il consenso tra le proprie valli e magari estenderlo al di sotto del Po.

Sono sostanzialmente due le situazioni imbarazzanti che mi sono balzate all'occhio in quest'ultimo periodo. Innanzitutto la gioia e l'esultanza da stadio del nostro ministro dell'Interno Maroni alla notizia che un carico di disperati raccattati da tre barconi nel Canale di Sicilia è stato restituito al mittente: "E' una svolta storica", ha affermato in tripudio. La notizia ha immediatamente infuocato i cuori padani, che per la prima volta vedono realizzato il sogno di cacciare indietro l'invasore. Sui siti di informazione online, commenti del tipo: "Sono proprio contento di aver votato Lega", si sprecano. Saltellano, i poveretti, con le braccia alzate e i pugni in segno di vittoria. Li vedo già brindare nelle loro case alla sventata minaccia.

Se solo sapessero che c'è ben poco da rallegrarsi. E non tanto perchè la Chiesa ha immediatamente stigmatizzato l'accaduto, l'Onu si è detta preoccupata e Fini ha dovuto di nuovo tuonare contro gli alleati, quanto perchè, se solo si informassero un po', scoprirebbero qualcosa che li lascerebbe di sasso. In questo primo anno di governo, in cui la Lega ha preso in mano le redini della lotta all'immigrazione clandestina, gli sbarchi sulle coste Italiane sono raddoppiati rispetto all'anno precedente, quando in carica c'era ancora un derelitto governo Prodi. I dati del Viminale sono impietosi: al 22 aprile, nei primi mesi del 2009, sono sbarcati in Italia circa 6000 clandestini contro i circa 3000 dei primi mesi del 2008. Se si vanno a guardare poi le statistiche annuali complessive, si scoprirà che nel 2007 gli sbarchi accertati sono stati 20.455, a fronte di 36.952 nel 2008. Un aumento esponenziale di circa il 90%.

Basterebbero questi dati per far capire quanto la situazione immigrazione sia critica e rappresenti qualcosa da studiare ed affrontare in modo serio. C'è ben poco da ridere e ben poco di cui essere soddisfatti per quel carico di disgraziati partiti da chissà dove e risbattutto a casaccio sulle coste libiche. Si perchè, mano a mano che la vicenda si fa più chiara, si scopre che in tutta questa trionfale operazione sono stati violati i più elementari diritti umani. Lo spiega molto bene Gian Antonio Stella, sempre molto puntuale, sul Corriere di oggi: circa un terzo dei poveracci ripescati, secondo il Consiglio dei Rifugiati, avrebbe avuto diritto all'asilo politico. Avrebbe avuto, perchè invece non si è andati per il sottile e senza sapere nemmeno chi fossero e da dove venissero si è deciso di buttarli nelle mani del nostro amicone Gheddafi.

Siamo veramente sicuri che questo è il modo per garantire la sicurezza del nostro paese? Siamo veramente sicuri che la sicurezza del nostro paese sia minacciata da un branco di disperati pronti a sfidare un viaggio assurdo in mare aperto per giorni e giorni con minime probabilità di sopravvivenza pur di sfuggire ai loro paesi? Siamo sicuri che sia veramente questo ciò da cui dobbiamo difenderci? Ci sentiamo veramente tutti più sicuri ora che sono stati cacciati con un calcio nel culo e abbandonati al loro destino?

Conosco già la risposta: l'Italia non è il paese del Bengodi, ha già tanti problemi di per , non ha bisogno di andarsene a cercare altri accogliendo disgraziati senza nome che ben che vada finiranno nelle mani della criminalità organizzata, non è questione di insensibilità, è questione di buon senso, non si può accogliere tutti indiscriminatamente senza essere in grado di offrire loro la certezza di un lavoro e di un riscatto sociale.

E' un discorso che può avere una sua logica. E' innegabile che sia fuori luogo ogni paragone con l'emigrazione Italiana in America tra la fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecento, non foss'altro perchè gli Stati Uniti erano e sono tuttora un paese molto giovane, con potenzialità di sviluppo enormi e interi territori letteralmente ancora da popolare. L'Italia è un paese, per sua conformazione fisica, angusto e montuoso, con un mercato del lavoro altamente saturato dove è di per molto difficile l'inserimento di popolazione straniera. E non sto parlando di integrazione culturale. Sto parlando di difficoltà o quasi impossibilità di trovare un lavoro, specialmente in questo periodo di crisi. Non è un caso che i nuovi morti di fame che vanno a chiedere un tozzo di pane alla Caritas siano famiglie italianissime, in cui i genitori hanno ricevuto una lettera di licenziamento senza preavviso. Il problema è innegabile e serio.

Il punto è capire come far fronte ad una situazione di questo tipo. Lo dico chiaramente. Sono schifato dal finto pugno duro di un Maroni che dice apertamente di voler essere "cattivo con gli immigrati", che gioisce per essere riuscito nell'immane intento di cacciar via tre barconi di poveracci e che poi si trova impotente di fronte alla condizione delle coste italiane, su cui gli sbarchi aumentano in maniera incontrollata. Così come sono schifato del finto buonismo di una sinistra che al grido "siamo tutti fratelli", nei suoi anni di governi, non ha mosso un dito per risolvere il problema. Sono entrambi modi populistici per lavarsene le mani. Siccome nessuno sa come poter mettere una pezza al fenomeno, la destra, per farsi bella davanti al proprio elettorato, fa la voce grossa e mostra i pugni senza per altro combinare nulla, la sinistra invece si trincera pilatescamente dietro al mito dell'Italia generosa e solidale. In entrambi i casi il risultato è lo stesso: il problema rimane ed aumenta di giorno in giorno. E, a guardare le cifre, c'è da immaginare che prima o poi esploderà in tutta la sua gravità.

E' fuori di dubbio che questo governo che grida "all'immigrato! all'immigrato!" è quanto di più inadatto per poter pensare non di arrivare ad una soluzione della questione, ma quantomeno di arginarne la portata. Non è agitando lo spettro dell'immigrato assassino e stupratore, non è ricacciando indietro i barconi senza assicurare loro nemmeno un minimo soccorso e cure mediche, non è costruendo autostrade milionarie a Gheddaffi che l'Italia può sperare di fare un passo avanti. Il problema immigrazione deve essere portato in Europa, perchè non è non può essere un problema solamente italiano. Altrimenti cosa ci stiamo a fare in Europa? Servono trattati a livello internazionale, serve diplomazia, serve collaborazione tra gli stati membri. Purtroppo, per poter mettere in atto tutto ciò, gioverebbe che l'Italia avesse un minimo di reputazione all'interno dell'UE. Mi verrebbe da dire che le sceneggiate e le pagliacciate del nostro premier in trasferta non aiutino un granchè. Chiedere alla Merkel, alla regina Elisabetta, a Obama per conferma.

Il secondo punto (e ci dedico solo due righe) è la proposta provocatoria del leghista Salvini di riservare i posti della metropolitana solo ai Milanesi. Come possa una mente umana partorire un'idea tanto schifosa non è dato sapersi. Gronda di razzismo strisciante, di putrida demonizzazione non del "diverso" in , ma del diverso in quanto forestiero. Secondo questa logica una madre incinta senegalese dovrebbe cedere il posto a una madre incinta milanese. E' una logica aberrante, il cui rifiuto va al di là di ogni buonismo. Questa è semplicemente ignoranza, ignoranza grassa allo stato puro. Un'ignoranza talmente povera che non fa difficoltà ad attecchire.

Volete un esempio? Per quanto possa valere, nel sondaggio del Corriere, più di un utente su quattro si è detto d'accordo con Salvini. Sarebbe stato orrendo anche se fosse stato solo uno su dieci. Ma sentite cosa ha il coraggio di scrivere oggi Giovanni Giacalone su Libero: "I trasporti pubblici sono, effettivamente, sovraffollati, con pochi posti a sedere rispetto alle necessità, insicuri ed utilizzati da quanti sono esclusi dalla fiera delle macchine con autista a spese della collettività. Pieni di gente infastidita dal contatto sempre più stretto con immigrati meno adusi alle cortesie ed alle docce".

Se la facesse lui una bella doccia, ma ghiacciata. Nella speranza che rinsavisca e smetta di scrivere oscenità sul giornale più finanziato dai soldi pubblici che esista in Italia.

7 commenti:

Pape Satan Aleppe ha detto...

Che piacere rileggerti. Ci vogliono riportare indietro al SudAfrica dell'apartheid ...
Che in Italia ci sia un partito forte come la Lega è indice di che razza di gente siamo ...
Ciao Fede.

Federico ha detto...

Non ci credo!!! Sei proprio tu??? Hahaha..che bello ritrovarsi dopo tanto tempo! :)

Alfiere ha detto...

ma ti è sfuggito che nel testo su cui hanno imposto la fiducia le ronde ci sono eccome?

Piccola rettifica a pape: siamo già in apartheid.... berlusconi ha dichiarato pubblicamente "non vogliamo che l'italia sia multietnica". Agghiacciante.

Federico ha detto...

Sarò anche un illuso, ma spero ancora che non gli lascino mettere la fiducia su quel pacchetto sicurezza e che i contrasti interni alla maggioranza facciano il resto.

panormo ha detto...

La sua itaGlia non multietnica forse è la migliore che ha mai detto. Basterà solo questa a significare nel futuro l'ubriacatura che viviamo.
Son riusciti ad inventarsi la Padania, ora voglio vederli a discettare di razza italiana. E posso dirlo io che a Salerno son stato longobardo per altri tre secoli più dei lombardi.

M.B. ha detto...

Ciao!
Sono d'accordissimo con te quando affermi che il problema immigrazione deve essere considerato e trattato a livello europeo.
In questo modo si potrebbero raggiungere alcuni piccoli risultati.
Posto il fatto che la situazione è molto complicata, non mi è però piaciuta la reazione dell'Onu al provvedimento italiano:
da ciò che si sa, Grecia e Spagna utilizzano un pugno piuttosto duro nei confronti degli immigrati... non giustifico con questo il comportamento attuato nei confronti di povera gente che fugge in cerca di salvezza, ma ritengo che, come al solito, con noi italiani la fanno sempre più lunga del solito.

Roberto ha detto...

Federico io sono del nord e il Salvini alle trasmissioni con telefonate del pubblico c'è sempre. Sapessi quanta gente gli dà ragione. E' proprio così fanno leva sugli istinti più bassi ed hanno successo.

Per quanto riguarda il problema immigrazione è corretto dire che non è un problema solo italiano. Però se vogliamo affrontare la questione nella sua interezza non possiamo dimenticarne le radici che risiedono, a mio modo di vedere, nelle scellerate politiche usuraie del FMI ai danni dei paesi poveri e nello sfruttamento coloniale che le multinazionali operano nel terzo mondo d'accordo con i corrotti governanti di quelle nazioni.

Questo lo dico perchè sarà bene rendersi conto che noi non siamo semplicemente vittime dell'immigrazione ma siamo in definitiva coloro che l'hanno determinata.
Ciao.