martedì 1 luglio 2008

Le leggi fascistissime


La cosa è passata per lo più sotto silenzio.
Ma, a ben guardarla, è di una gravità assoluta.
Ne ha parlato giusto La Repubblica in un articolo a firma di Claudio Tito.

Già era chiaro ed evidente a tutti che questo nuovo governo stesse sempre di più prendendo la forma del Gran Consiglio di fascistiana memoria, popolato di meschini figuri senz'anima che hanno il solo compito di metterci la faccia, di fare da scudo umano (come se ce ne fosse bisogno) al Cavaliere, di firmare ed approvare ogni porcata venga loro sottoposta, di berciare insulse volgarità nei confronti di chiunque osi sottolineare l'operato schizofrenico del premier. Tutto questo, credo, fosse ben chiaro. Non che loro facessero molto per nasconderlo.

I picciotti del presidente del consiglio che risiedono in Parlamento è da settimane che lavorano assiduamente senza dire beh. Ognuno ha ben preciso il proprio compito e lo esegue alla perfezione. Gli avvocati personali Ghedini e Pecorella scrivono le leggi-vergogna ad uso e consumo del cavaliere, Berselli e Vizzini le propongono come emendamenti a disegni di legge spiegando che "sono pensate nell'interesse comune", Fini dallo scranno della Camera zittisce chi parla contro perchè "tutto dipende da ciò che se dice", Schifani dallo scranno del Senato dà lettura pedissequa delle abominevoli lettere eversive del premier che insulta i magistrati, Gasparri tutto sudato grida "siete un branco di comunisti", Cicchitto con aria furbetta fa notare che "è in corso un'azione ostruzionistica su decreti finalizzati alla sicurezza dei cittadini", Bonaiuti avverte "non riuscirete ad avvelenare la vita politica, il governo reagirà e andrà avanti per la sua strada", Bondi smorza i toni scrivendo una poesia dedicata alla Finocchiaro, la Carfagna parifica le opportunità degli eterosessuali gridando, sempre con molto stile, "siete un branco di gay", Bocchino si avvita in un incomprensibile "siamo di fronte ad una opposizione eterodiretta dal giustizialismo anti-berlusconiano", Alfano assicura che il nuovo lodo da lui ideato è stato pensato in maniera "sobria, austera e, soprattutto, senza trucchi", Maroni annuncia tolleranza-zero contro i bambini rom, Bondi non perde il vizio e, per la par condicio, scrive una poesia dedicata a Giuliano Ferrara mentre Bocchino è ancora lì a chiedersi cosa diamine gli sia uscito dalla bocca.

Sembra il Circo Togni, ma in realtà è il nostro governo. Che lavora alacremente come un "leggificio" dove Berlusconi comanda e i sudditi timbrano senza fiatare.

Finora però, non erano mai giunti a tanto. Non erano mai giunti a mettere alle strette perfino il Presidente della Repubblica. Ce lo svela appunto Claudio Tito nel suo articolo, in cui descrive un retroscena accaduto nella giornata di ieri.

Napolitano, appena rientrato da Capri, ha ricevuto, a sorpresa, la visita di entrambi i presidenti di Camera e Senato. Un'imboscata in piena regola.
Fini e Schifani, in coppia.
Hanno fatto una capatina al Colle ad estorcere il pizzo.

I toni e le modalità usati sono di una gravità enorme. E dimostra, se ancora ce ne fosse bisogno, di quanto Berlusconi tema e ormai veda come unico ostacolo all'immunità eterna solamente il Presidente della Repubblica, che potrebbe (a rigor di logica dovrebbe) non firmare la legge blocca-100.000-processi il lodo Maccanico-Schifani-Alfano per manifesta incostituzionalità.

Fini e Schifani si sono presentati al Colle con una proposta che non si può rifiutare.
Come i due bravi di manzoniana memoria, hanno portato a Napolitano il messaggio di Don Berlusconi, che ha minacciato apertamente un colpo di stato: "Se sulla nostra legge c'è un giudizio politico, la nostra risposta sarà politica. E le conseguenze saranno quelle di chi non assolve ai propri doveri istituzionali. Stavolta non transigo". Tradotto in parole povere, Berlusconi giura, nel caso in cui a Napolitano salti in mente di non firmare le leggi-vergogna, di adire al pugno duro contro la magistratura utilizzando indiscriminatamente il proprio potere in modo da umiliarla, ridicolizzarla, ridurla al silenzio.

Sentite qua: "Il capo dello Stato deve sapere che se andrà a finire così, noi non solo riformeremo il Csm, ma incideremo sulla gestione dei giudici. Separazione delle carriere, orario di lavoro con il tesserino da timbrare all'ingresso dei tribunali, ferie di 30 giorni come tutti i dipendenti pubblici e lo stipendio indicizzato ai contratti del pubblico impiego".

Questa non è, come è stato detto da alcuni, "l'anticamera del fascismo".
Apriamo gli occhi.
Questo è già fascismo a tutti gli effetti.
Che non si fa scrupolo di metter il Presidente della Repubblica di fronte a un meschino ricatto dal sapore mafioso.

Napolitano sembra che si sia molto risentito di questa incursione dei due alfieri e abbia cercato di opporsi con fermezza: "Non potete farlo".

E' necessario, oggi più che mai, non lasciare solo quest'uomo, non abbandonarlo all'estorsione perpetrata da un manipolo di delinquenti senza rispetto della Costituzione.

Tutto ciò sarebbe vergognoso e inammissibile.

Gridiamo tutto il nostro sdegno nei confronti del nuovo regime che si è instaurato nel silenzio compiacente dei media.
Martedì 8 luglio alle ore 18.00 l'appuntamento è a Roma in Piazza Navona.

Non perdiamo questa occasione.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Federico: condivido ogni riga di quello che hai scritto. L'articolo di ieri mi era sfuggito e ti ringrazio di averlo segnalato.
A questo punto spero proprio che il Colle scenda in trincea a difesa della democrazia e della Costituzione ... che costringa il governo Berlusconi a legiferare soltanto per se stesso trascurando i bisogni dei cittadini. E se neanche questa volta si svegliano ... beh, son guai ...

Anonimo ha detto...

Ma che giorno di merda martedì 8; se l'avessero fatta di sabato o domenica avrebbero radunato il doppio della gente.
Martedì è proprio in mezzo alla settimana lavorativa, e come me, molti altri che vorrebbero partecipare non potranno farlo!!
Che scelte assurde!

Federico ha detto...

@ anonimo

Anch'io purtroppo non ci potrò essere, ma perchè sono all'estero. Credo che abbiano scelto quel giorno perchè, proprio quel giorno, saranno approvate alla camera le leggi vergogna.

Anonimo ha detto...

Spero di riuscire l'8! bisogna farlo!
Ma questa notizia è allucinante e le dichiarazioni di oggi di Napolitato sono ancora più inquetanti!
Oggi ho rivisto il film"Il delitto
Matteotti" e a parte la storia, gli attegggiamenti e i comportamenti sono preoccupatamente troppo simili a ora!
Risvegliati Italia!
Apresto

Federico ha detto...

@ moon81

E sì. E' proprio inquietante. Molti oggi si chiedono come mai questa uscita di napolitano che ha frenato il csm. Semplice. Quasi nessuno sa di questo retroscena. Il comportamento di oggi di napolitano è soltanto una conseguenza del ricatto di ieri.

Roberto ha detto...

Napolitano dice che la sua lettera al CSM è antencedente al suo incontro con i due sgherri.
Che sia vero o no, temo che come avevo già avuto modo di dire, su di lui si possa contare ben poco.

Anonimo ha detto...

napolitano si è arreso

Parsifal ha detto...

Napolitano ha dato il via libera. Triste giorno. Ma dove diamine stiamo andando? Rabbia.

Federico ha detto...

E' la fine. Ci resta solo di sperare nella consulta. Ma questo avverrà in tempi molto lunghi.