sabato 3 maggio 2008

Déjà vu



Giovedì sera è andata in onda quella che sarà una delle ultime puntate di Annozero. Non c’è bisogno di essere più di tanto acuti né tantomeno veggenti per capire che molto presto quella che è rimasta l’ultima voce fuori dal coro verrà messa a tacere definitivamente. Basta solo avere un po’ di memoria. Dopo tutto non sono passati molti anni.

18 Aprile 2002. Sofia, Bulgaria.

Il sig. Silvio Berlusconi, in visita in qualità di neo primo ministro, nel corso di una conferenza stampa congiunta col primo ministro bulgaro Simeone di Sassonia, pronuncia la seguente dichiarazione: “L'uso che Biagi, come si chiama quell'altro...? Santoro, ma l'altro... Luttazzi, hanno fatto della televisione pubblica, pagata coi soldi di tutti, è un uso criminoso. E io credo che sia un preciso dovere da parte della nuova dirigenza di non permettere più che questo avvenga.

Nel giro di pochi mesi gli ordini vengono puntualmente eseguiti.

26 Settembre 2002. Enzo Biagi viene ufficialmente cacciato dalla RAI dall’allora direttore Saccà mediante una raccomandata con ricevuta di ritorno. Che non avesse poi a dire che non l’avevano avvisato. Il programma condotto da Biagi, Il fatto, viene sospeso ed è sostituito da Max e Tux, un programma comico con Tullio Solenghi e Massimo Lopez.

30 Ottobre 2002. Michele Santoro viene ufficialmente cacciato dalla RAI. Dopo la seduta del Consiglio di Amministrazione viene deciso che il programma da lui condotto, Sciuscià, non rientra più nel palinsesto RAI. Verrà sostituito da Excalibur, condotto da Antonio Socci.

Dicembre 2002. Daniele Luttazzi viene ufficialmente cacciato dalla RAI. Il suo programma, Satyricon, viene sostituito da Bulldozer, contenitore di performance comiche condotto da Federica Panicucci.

Sei anni dopo, 2 maggio 2008, sinistramente, riecheggiano parole che non suonano nuove. Stavolta però a pronunciarle non è il sig. Silvio Berlusconi, bensì il presidente della RAI in persona, Claudio Petruccioli. “Giovedì sera Michele Santoro ha di nuovo messo il Servizio Pubblico Radiotelevisivo a disposizione di Beppe Grillo; il quale, dagli schermi della Rai ha rivolto insulti inconcepibili e privi di qualunque giustificazione al Presidente della Repubblica, oltreché ad una personalità universalmente stimata come il Professor Umberto Veronesi. Il danno, l'umiliazione e la vergogna che vengono al Servizio Pubblico da questi episodi, sono incalcolabili. Per la mia funzione e personalmente ne faccio ammenda e prendo impegno - nell'ambito delle mie responsabilità - a fare tutto il possibile per impedire che qualcosa del genere possa ripetersi. A nessuno, quindi neppure a Michele Santoro, è consentito confondere la libertà del giornalista e la responsabilità del conduttore con l'appalto - di fatto - della Tv Pubblica a Terzi che ne fanno un uso arbitrario e indecente.

Come si vede, in sei anni, dal 2002 al 2008, l’Italia è cambiata radicalmente.

Prima, i servi eseguivano quando il padrone apriva bocca.

Ora, non c’è più bisogno nemmeno che si scomodi a parlare.

Basta uno sguardo.

Si chiama prostrazione preventiva.

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