All'album delle figurine mancava l'ultimo tassello. Dopo il presidente operaio, il presidente ferroviere, il presidente partigiano, il presidente pompiere, il presidente panettiere, il presidente cowboy, il presidente Al Capone, il presidente pirata, eccovi serviti l'ultima perla: il presidente pedofilo.
Lo rivela a chiare lettere non una spia del KGB, ma semplicemente la sua adorata "Signora", che a quanto pare si è stancata di fare la parte della cornuta silenziosa e ha iniziato a sparare a zero sul nostro grande presidente del consiglio svelandone le perverse abitudini amorose, fatte di incontri galanti e segreti, di costosi regali, di messaggini furtivi con "ragazzine minorenni". Non usa mezze misure la ormai ex First Lady Miriam Raffaella Bartolini, in arte Veronica Lario, che ha già dato disposizione al proprio avvocato di iniziare le pratiche per il divorzio e ha tratteggiato il marito come un vero e proprio caso clinico, un uomo malato, un inguaribile puttaniere: "Io ho fatto del mio meglio, tutto ciò che ho creduto possibile. Ho cercato di aiutare mio marito, ho implorato coloro che gli stanno accanto di fare altrettanto, come si farebbe con una persona che non sta bene. È stato tutto inutile".
Lungi da me ogni intento moralizzatore e ogni tipo di compassione per "la Veronica", che ai tempi conosceva benissimo il personaggio che si stava portando in casa. Sposato da quindici anni con Carla Elvira Lucia Dall'Oglio, padre di due figli (Marina e Pier Silvio), perde la testa per lei agli inizi degli anni Ottanta quando la vede recitare al Teatro Manzoni di Milano nella commedia di Fernand Crommelynck intitolata, ironia della sorte, "Il magnifico cornuto". La mette incinta salvo poi concordare con lei un aborto al settimo mese di gravidanza perchè il bimbo sarebbe nato malformato. Dopo cinque anni da questo episodio ufficializza il divorzio dalla moglie e dopo altri cinque anni, nel 1990, la sposa civilmente aprendole le porte del suo impero di Arcore. Dalla loro relazione nascono Barbara, Eleonora e Luigi.
Appare immediatamente evidente che le cause dell'annunciato divorzio non sono tanto da ricercare in una forma di gelosia per le "ragazzine avvenenti", quanto soprattutto nel timore di Veronica che i propri tre figli vengano penalizzati rispetto ai primi due avuti con la prima moglie, in termini di eredità. E quando si parla di eredità-Berlusconi non si parla di bruscolini. Mediaset è ovviamente il vero nodo al centro della contesa. Nel 2006 venne assegnato a ognuno dei suoi tre figli il 7,6% dell’azienda. A chi andrà il restante 63% delle azioni ancora in mano al premier e chi, veramente, prenderà il comando tra i cinque figli? Il minore, Luigi, è da poco entrato nel consiglio di amministrazione della Holding Quattordicesima e ha messo gli occhi sul fondo Sator della banca di Matteo Arpe. Barbara, che si sta laureando in Economia, ambisce apertamente alla Mondadori. La sorella minore, Eleonora, si sta facendo le ossa a New York e tornerà sicuramente a batter cassa.
Tralasciando dunque le beghe familiari, a cui sinceramente non sono per nulla interessato, ci sono tre considerazioni che vorrei fare. La prima riguarda lo squallido spaccato che ne esce di un uomo, prima ancora che di un presidente del consiglio, ammalato di potere, ammalato di egocentrismo, ammalato di auto adulazione, che crede che tutto gli sia dovuto e che possa fare ogni cosa al di qua e al di là della legge, al di qua e al di là di ogni freno morale. Questa ostentata volgarità, che è stata un po' il filo conduttore di tutta la sua vita, che ha portato prepotentemente nelle sue reti (ricordate la rivoluzione di Drive in) e che ha trasformato in valore portante e irrinunciabile in tutta la televisione di oggi, è lo specchio di un personaggio che, volente o nolente, incarna gli istinti più bassi e più gretti dell'Italiano medio con il sogno del denaro facile, della villa in Sardegna, dello yacht in Costa Smeralda, dell'elicottero in giardino e delle giovani amanti sparse un po' qua e là.
Non a caso Montanelli aveva sentito puzza di marcio e descriveva il fenomeno del "berlusconismo" come "veramente la feccia che risale il pozzo". Qui non c'entra tanto più l'uomo Berlusconi quanto l'ideale che egli rappresenta. E' per questo che gli Italiani lo amano tanto, perchè in fondo gli Italiani sono abbastanza ignoranti e un bel po' volgarotti e nella volgarità ci sguazzano contenti. Leggere l'intervista a quella povera ragazzina appena diciottenne che dice di chiamare il nostro presidente del Consiglio con l'affettuoso vezzeggiativo di "papi", credete, mi ha fatto una tristezza immensa. Non tanto per lei e per le sue parole così frivole e disarmanti: non ha colpe, è dentro un reality show più grande di lei. Quanto per i suoi genitori, che permettono alla loro bambina di flirtare con l'imperatore che ha messo gli occhi su di lei. Non so se vi rendete conto, ma siamo arrivati a dei livelli di tipo feudale, per cui lo ius primae noctis è non solo accettato, ma incoraggiato in vista di una futura carriera e visibilità.
Il comportamento libertino del nostro presidente del Consiglio, che di notte in gran segreto muove tutta la scorta e gli apparati di stato per atterrare alla festa di compleanno di una delle sue bambine, come le chiama lui, e si intrattiene con lei tutta la notte ricoprendola di regali e carinerie, prima ancora che mettere in luce un discutibile tratto depravato del personaggio, fotografa la degenerazione di una società, soprattutto giovane, giovanissima, cresciuta con il mito del Grande Fratello, della celebrità facile ad ogni costo, pronta a vendersi tutto pur di ottenere il posto che conta. La Noemi appena diciottenne ne è solo l'emblema. Le starlette del Grande Fratello fotografate sulle ginocchia del premier a Villa Certosa, le veline che popolano il suo harem in attesa di un cenno del maschio dominante sono le stesse che sgomitano per ottenere i favori del sultano e un seggio al parlamento Europeo.
Nessun telegiornale ne ha parlato, ma in seguito al dietro front di Berlusconi che ha ritirato tutte le candidature delle cosiddette veline, si sono riscontrate scene di disperazione di massa, attacchi di isteria collettiva di ragazzine a cui era stato promesso uno scranno in Europa. C'è chi dice di aver già messo la firma alla presenza di un notaio e si lamenta di essere stata buggerata. C'è chi se la prende con l'unica letteronza inserita in lista, la Barbara Matera, che "era l'unica che non faceva domande" allo stage di tre giorni organizzato da La Russa. C'è stato addirittura un padre che si è dato fuoco davanti a Montecitorio perchè alla figlia era stata promessa una candidatura ritirata all'ultimo momento. E' un chiaro segnale del delirio in cui la società, prima ancora che la politica, sta sprofondando. Il solo fatto che un presidente del consiglio possa pensare di pescare nel suo harem quattro o cinque predilette e metterle a correre al parlamento europeo rappresenta il disprezzo che quest'uomo nutre per le istituzioni democratiche e soprattutto per i suoi elettori, trattati come tanti bambini deficienti che lui è certo sarebbero pronti a votare persino il suo cavallo, se lo mettesse in lista.
La seconda considerazione riguarda l'ipocrisia di un uomo che dice di voler attrarre a sè il popolo cattolico, che afferma che "non dovrebbero esistere cattolici di sinistra", che lecca continuamente il Vaticano, che si fa paladino della difesa delle radici cristiane, che scende in piazza nel 2007 al Family Day a braccetto con Casini, entrambi pluri-divorziati, pluri-ammogliati e con figli e figliastri sparsi un po' ovunque. E qui mi fermo.
L'ultima considerazione riguarda le ripercussioni politiche che questo divorzio necessariamente avrà. Il colpo che Veronica ha oggi inflitto al Cavaliere è di quelli che lasciano il segno, tanto che lui non ha ancora osato rilasciare alcuna dichiarazione in merito. Starà confabulando con Ghedini la linea da seguire per non uscire con le ossa rotte da una vicenda decisamente imbarazzante. Quello che è certo è che Veronica con un paio di frasi al veleno che hanno fotografato fin troppo bene la degenerata situazione italiana ("Per una strana alchimia il paese tutto concede e tutto giustifica al suo imperatore") ha fatto più opposizione lei che Veltroni e Franceschini messi assieme in un anno di governo ombra. Sembra comico, ma probabilmente Veronica riuscirà nell'intento più arduo e sempre fallito da decine e decine di pm: portare Berlusconi davanti a un giudice.
Prevedo che ci saranno per il Pdl ripercussioni negative (anche se lievi) in termini di consensi, se non altro perchè gli Italiani sono i maestri del gossip e del pettegolezzo e questa storia non potrà essere messa a tacere tanto facilmente. Comincio anche a provare un po' di sincera compassione per lui. In questo ultimo periodo non gliene sta andando bene una. Prima il terremoto, ora persino la moglie che lo sbatte in prima pagina accusandolo di pedofilia. E come se non bastasse, sembra un vizio, all'uscita di ogni prefettura c'è sempre un drappello di facinorosi che lo contesta, lo fischia e gli urla "Vattene! Vattene!". E' successo due volte a Napoli e una volta Roma nel giro di una settimana.
Che sfiga. Ha il 75% dei consensi e lui chi si ritrova sempre davanti? Il 25%.
Lo rivela a chiare lettere non una spia del KGB, ma semplicemente la sua adorata "Signora", che a quanto pare si è stancata di fare la parte della cornuta silenziosa e ha iniziato a sparare a zero sul nostro grande presidente del consiglio svelandone le perverse abitudini amorose, fatte di incontri galanti e segreti, di costosi regali, di messaggini furtivi con "ragazzine minorenni". Non usa mezze misure la ormai ex First Lady Miriam Raffaella Bartolini, in arte Veronica Lario, che ha già dato disposizione al proprio avvocato di iniziare le pratiche per il divorzio e ha tratteggiato il marito come un vero e proprio caso clinico, un uomo malato, un inguaribile puttaniere: "Io ho fatto del mio meglio, tutto ciò che ho creduto possibile. Ho cercato di aiutare mio marito, ho implorato coloro che gli stanno accanto di fare altrettanto, come si farebbe con una persona che non sta bene. È stato tutto inutile".
Lungi da me ogni intento moralizzatore e ogni tipo di compassione per "la Veronica", che ai tempi conosceva benissimo il personaggio che si stava portando in casa. Sposato da quindici anni con Carla Elvira Lucia Dall'Oglio, padre di due figli (Marina e Pier Silvio), perde la testa per lei agli inizi degli anni Ottanta quando la vede recitare al Teatro Manzoni di Milano nella commedia di Fernand Crommelynck intitolata, ironia della sorte, "Il magnifico cornuto". La mette incinta salvo poi concordare con lei un aborto al settimo mese di gravidanza perchè il bimbo sarebbe nato malformato. Dopo cinque anni da questo episodio ufficializza il divorzio dalla moglie e dopo altri cinque anni, nel 1990, la sposa civilmente aprendole le porte del suo impero di Arcore. Dalla loro relazione nascono Barbara, Eleonora e Luigi.
Appare immediatamente evidente che le cause dell'annunciato divorzio non sono tanto da ricercare in una forma di gelosia per le "ragazzine avvenenti", quanto soprattutto nel timore di Veronica che i propri tre figli vengano penalizzati rispetto ai primi due avuti con la prima moglie, in termini di eredità. E quando si parla di eredità-Berlusconi non si parla di bruscolini. Mediaset è ovviamente il vero nodo al centro della contesa. Nel 2006 venne assegnato a ognuno dei suoi tre figli il 7,6% dell’azienda. A chi andrà il restante 63% delle azioni ancora in mano al premier e chi, veramente, prenderà il comando tra i cinque figli? Il minore, Luigi, è da poco entrato nel consiglio di amministrazione della Holding Quattordicesima e ha messo gli occhi sul fondo Sator della banca di Matteo Arpe. Barbara, che si sta laureando in Economia, ambisce apertamente alla Mondadori. La sorella minore, Eleonora, si sta facendo le ossa a New York e tornerà sicuramente a batter cassa.
Tralasciando dunque le beghe familiari, a cui sinceramente non sono per nulla interessato, ci sono tre considerazioni che vorrei fare. La prima riguarda lo squallido spaccato che ne esce di un uomo, prima ancora che di un presidente del consiglio, ammalato di potere, ammalato di egocentrismo, ammalato di auto adulazione, che crede che tutto gli sia dovuto e che possa fare ogni cosa al di qua e al di là della legge, al di qua e al di là di ogni freno morale. Questa ostentata volgarità, che è stata un po' il filo conduttore di tutta la sua vita, che ha portato prepotentemente nelle sue reti (ricordate la rivoluzione di Drive in) e che ha trasformato in valore portante e irrinunciabile in tutta la televisione di oggi, è lo specchio di un personaggio che, volente o nolente, incarna gli istinti più bassi e più gretti dell'Italiano medio con il sogno del denaro facile, della villa in Sardegna, dello yacht in Costa Smeralda, dell'elicottero in giardino e delle giovani amanti sparse un po' qua e là.
Non a caso Montanelli aveva sentito puzza di marcio e descriveva il fenomeno del "berlusconismo" come "veramente la feccia che risale il pozzo". Qui non c'entra tanto più l'uomo Berlusconi quanto l'ideale che egli rappresenta. E' per questo che gli Italiani lo amano tanto, perchè in fondo gli Italiani sono abbastanza ignoranti e un bel po' volgarotti e nella volgarità ci sguazzano contenti. Leggere l'intervista a quella povera ragazzina appena diciottenne che dice di chiamare il nostro presidente del Consiglio con l'affettuoso vezzeggiativo di "papi", credete, mi ha fatto una tristezza immensa. Non tanto per lei e per le sue parole così frivole e disarmanti: non ha colpe, è dentro un reality show più grande di lei. Quanto per i suoi genitori, che permettono alla loro bambina di flirtare con l'imperatore che ha messo gli occhi su di lei. Non so se vi rendete conto, ma siamo arrivati a dei livelli di tipo feudale, per cui lo ius primae noctis è non solo accettato, ma incoraggiato in vista di una futura carriera e visibilità.
Il comportamento libertino del nostro presidente del Consiglio, che di notte in gran segreto muove tutta la scorta e gli apparati di stato per atterrare alla festa di compleanno di una delle sue bambine, come le chiama lui, e si intrattiene con lei tutta la notte ricoprendola di regali e carinerie, prima ancora che mettere in luce un discutibile tratto depravato del personaggio, fotografa la degenerazione di una società, soprattutto giovane, giovanissima, cresciuta con il mito del Grande Fratello, della celebrità facile ad ogni costo, pronta a vendersi tutto pur di ottenere il posto che conta. La Noemi appena diciottenne ne è solo l'emblema. Le starlette del Grande Fratello fotografate sulle ginocchia del premier a Villa Certosa, le veline che popolano il suo harem in attesa di un cenno del maschio dominante sono le stesse che sgomitano per ottenere i favori del sultano e un seggio al parlamento Europeo.
Nessun telegiornale ne ha parlato, ma in seguito al dietro front di Berlusconi che ha ritirato tutte le candidature delle cosiddette veline, si sono riscontrate scene di disperazione di massa, attacchi di isteria collettiva di ragazzine a cui era stato promesso uno scranno in Europa. C'è chi dice di aver già messo la firma alla presenza di un notaio e si lamenta di essere stata buggerata. C'è chi se la prende con l'unica letteronza inserita in lista, la Barbara Matera, che "era l'unica che non faceva domande" allo stage di tre giorni organizzato da La Russa. C'è stato addirittura un padre che si è dato fuoco davanti a Montecitorio perchè alla figlia era stata promessa una candidatura ritirata all'ultimo momento. E' un chiaro segnale del delirio in cui la società, prima ancora che la politica, sta sprofondando. Il solo fatto che un presidente del consiglio possa pensare di pescare nel suo harem quattro o cinque predilette e metterle a correre al parlamento europeo rappresenta il disprezzo che quest'uomo nutre per le istituzioni democratiche e soprattutto per i suoi elettori, trattati come tanti bambini deficienti che lui è certo sarebbero pronti a votare persino il suo cavallo, se lo mettesse in lista.
La seconda considerazione riguarda l'ipocrisia di un uomo che dice di voler attrarre a sè il popolo cattolico, che afferma che "non dovrebbero esistere cattolici di sinistra", che lecca continuamente il Vaticano, che si fa paladino della difesa delle radici cristiane, che scende in piazza nel 2007 al Family Day a braccetto con Casini, entrambi pluri-divorziati, pluri-ammogliati e con figli e figliastri sparsi un po' ovunque. E qui mi fermo.
L'ultima considerazione riguarda le ripercussioni politiche che questo divorzio necessariamente avrà. Il colpo che Veronica ha oggi inflitto al Cavaliere è di quelli che lasciano il segno, tanto che lui non ha ancora osato rilasciare alcuna dichiarazione in merito. Starà confabulando con Ghedini la linea da seguire per non uscire con le ossa rotte da una vicenda decisamente imbarazzante. Quello che è certo è che Veronica con un paio di frasi al veleno che hanno fotografato fin troppo bene la degenerata situazione italiana ("Per una strana alchimia il paese tutto concede e tutto giustifica al suo imperatore") ha fatto più opposizione lei che Veltroni e Franceschini messi assieme in un anno di governo ombra. Sembra comico, ma probabilmente Veronica riuscirà nell'intento più arduo e sempre fallito da decine e decine di pm: portare Berlusconi davanti a un giudice.
Prevedo che ci saranno per il Pdl ripercussioni negative (anche se lievi) in termini di consensi, se non altro perchè gli Italiani sono i maestri del gossip e del pettegolezzo e questa storia non potrà essere messa a tacere tanto facilmente. Comincio anche a provare un po' di sincera compassione per lui. In questo ultimo periodo non gliene sta andando bene una. Prima il terremoto, ora persino la moglie che lo sbatte in prima pagina accusandolo di pedofilia. E come se non bastasse, sembra un vizio, all'uscita di ogni prefettura c'è sempre un drappello di facinorosi che lo contesta, lo fischia e gli urla "Vattene! Vattene!". E' successo due volte a Napoli e una volta Roma nel giro di una settimana.
Che sfiga. Ha il 75% dei consensi e lui chi si ritrova sempre davanti? Il 25%.
16 commenti:
... i valori della famiglia e della sofferenza ...
eheheheheheh
Comunque io temo per le donne italiane ... credo che il nano pedofilo farà una legge contro il pagamento degli alimenti ... se tanto mi da tanto ...
POTERE AL DUBBIO!
@ytry82
Non ti preoccupare per la storia degli alimenti, anche questa volta (come già fece per comprare la Mondadori) finirà per corrompere il giudice in questione. Comunque quoto la frase in cui si diceva "ha fatto più opposizione lei che Veltroni e Franceschini messi assieme in un anno di governo ombra"... Non so se ridere o piangere. Ma d'altronde questa è l'Italia, no? La situazione è tragica e comica al tempo stesso.
L'ambientazione, la storia sordida, i genitori compiaciuti e conniventi della ninfetta napoletana mi hanno riportato alla mente il libro "La pelle" di Curzio Malaparte
Romanzo posto all’indice per le pagine di un cannibalismo vistoso e pagano, puramente estetico. La vera oscenità è il sentimento corale ( la tragedia greca) di una città, di una nazione, di un’umanità di vinti e vincitori che si sono divorati.
Ed in questo scenario che odora di nostalgia per una trascorsa giovinezza si staglia la figura di un uomo che può solo vampirizzare la vita altrui. Ti dirò, Federico, quest'uomo inizia a farmi pena....
CHICCA
Aspetto con ansia il primo che dirà: "parlare della pedofilia gli fa aumentare i voti".
Che sfiga. Ha il 75% dei consensi e lui chi si ritrova sempre davanti? Il 25%.
...e fu qui che caddi come corpo morto cade.
M I T I C O
... staremo a vedere che accade ora.
Stranamente non sono affatto fiducioso.
Voi tenetevi Luxuria e Grillini e a noi lasciateci Noemi e le veline.
Alla destra piace trombare a voi prenderla nel c...
macchè! non ci sono più le certezze d'una volta. Pure voi tuttidunpezzo sbandaste. A Salerno alle provinciali in lista avete Martina. Quando la conobbi era Michele, e pareva di sinistra.
Si aggiorni! mi creda: si aggiorni!
@ anonimo
Quando parlavo di volgarità del berlusconismo...
...il commento di quell'Anonimo mi da proprio l'idea della mediocricità dell'elettorato berlusconiano...cafoncello, arrogante e tanto tanto ignorante.
Tristàzza!!!
Elix77
federico ti diverti con statcounter???
Ciao,
vorrei soffermarmi, a ormai due giorni dalla notizia, su alcune considerazioni presenti nel tuo articolo:
1. Ritengo il titolo non appropriato per un blog che decide di "farsi valere". A mio avviso sembra quasi volersi mettere allo stesso livello di chi ha permesso che questa farsa diventasse notizia nazionale e soprattutto internazionale, rendendo l'Italia di nuovo lo zimbello mondiale.
2. Non mi riconosco nel paese descritto nel pezzo: non siamo tutti superficiali, di facili costumi e disposti a tutto per avere una vetrina visibile nella società. Uno stalcio di Italia così certo può esistere, come in tutto il resto del mondo, ma generalizzare in questo modo non è rispettoso nei confronti di quella Italia che lavora onestamente, studia, si fa in quattro per avere una vita dignitosa e assicurare un futuro alla società.
3. Non è vero che tutti gli italiani sono ignoranti. Che mi dici di quelli che la pensano come te? Anche loro sono così?
Concludo dicendo che con questo non intendo giustificare ciò che è successo... a due giorni di distanza, inoltre, i fatti si stanno evolvendo e tutti sappiamo come il tutto sia già cambiato.
M.B.
@ M.B.
Grazie per i tuoi appunti. Finalmente c'è un po' di dibattito, anche se mi sarebbe piaciuto che si sollevasse riguardo a un argomento un po' più elevato. Però a quanto pare il "gossip" tira tantissimo (le visite al blog sono raddoppiate in questi giorni).
Ti rispondo:
1) Il titolo era volutamente provocatorio e voleva mettere in evidenza l'accusa più pesante da parte della moglie. Perchè è questo che Veronica ha detto: suo marito va con le minorenni ed è un caso irrecuperabile. Non credo che questa notizia sia una farsa, anzi. L'accusa è specifica e devastante. Vera o non vera, arriva dalla persona che lo conosce meglio e per forza di cose deve essere presa in considerazione come "fatto politico", nel senso che riguarda la collettività. Prova pensare a cosa sarebbe successo se Michelle avesse detto una cosa del genere di Obama. Il presidente USA sarebbe stato massacrato dai giornali e avrebbe dovuto rassegnare le dimissioni 10 minuti dopo, dopo aver dato dettagliatissime spiegazioni e doverose scuse a tutto la nazione a reti unificate.
Il fatto che l'Italia sia lo zimbello dell'Occidente non deriva certo da questa vicenda, ma da una serie direi ormai infinita di comportamenti, di cui quest'ultimo è semplicemente una triste conferma. E, in ogni caso, mi sembra evidente che la colpa di tutto ciò non sia da addossare a chi mette in evidenza l'anomalia italiana e la fa conoscere all'estero, ma semplicemente a chi, questa anomalia, la incarna, nelle vesti di presidente del consiglio.
2) Sono d'accordo con te. Infatti ho parlato di "Italiano medio". Grazie a Dio c'è ancora una parte sana di paese. Purtroppo però credo che sia nettamente in minoranza.
3) Idem come sopra.
4) Cosa intendi dire che "tutto sta già cambiando"?
@ sR
Si! Grazie! E' davvero divertente! Persino dalla Nuova Zelanda..hahaha
@ M.B
"2. Non mi riconosco nel paese descritto nel pezzo: non siamo tutti superficiali, di facili costumi e disposti a tutto per avere una vetrina visibile nella società. Uno stalcio di Italia così certo può esistere"
PURTROPPO UN'ABBONDANTE MAGGIORANZA INVECE è PROPRIO COSì...E UNA MINORANZA IRRISORIA VORREBBE UN'ITALIA DIVERSA, MIGLIORE...MA AHIME' SIAMO ANCORA TROPPO POCHI....
Elix77
Sono contenta si possa fare un dibattito pacato e libero.
Col "tutto sta già cambiando" intendo dire che, purtroppo, è stato piu' facile del previsto rigirare le carte in tavola e accusare eventuali "manipolatori" della vicenda.
@ Elix77: non sono d'accordo. Ritengo che ancora una buona parte degli italiani abbia ancora dei valori e, nonostante molti di questi votino per qualcuno che evidentemente non li incarna, è solo perchè a mio avviso le alternative sono molto poche.
Concordo con Federico sul fatto che se la vicenda fosse accaduta Negli USA forse le cose sarebbero andate diversamente, ma credo anche che nessuna Nazione sia perfetta e che persino gli altri Paesi abbiano i propri "altarini" da nascondere.
Prendete per esempio la cienda della crisi economica: nella scorsa puntata di Annozero si è parlato del fatto che gli stessi che l'hanno provocata siano ora i maggiori consiglieri di Obama nel cercare di risolverla...
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