lunedì 2 giugno 2008

Cosentino, mi consenta

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Mentre Silvio Berlusconi passeggia leggiadro sui prati curatissimi dei giardini del Quirinale, salutato, riverito e omaggiato dai presenti, e dispensa battute gioviali, sorrisi suadenti alle mogli dei ministri, inframezzati da scanzonati suggerimenti (“Io al Quirinale? No, il futuro è Gianni Letta”), mentre Giorgio Napolitano, alle prese con la Festa della Repubblica (?), da recenti sondaggi ignorata dalla maggior parte degli Italiani, parla a vanvera di concetti del tutto estranei a questa decrepita repubblica con la erre minuscola, quali, nell'ordine, “serenità”, “vita civile”, “volontà”, “rinascita”, “libertà”, “sforzo comune”, “solidarietà”, “unità”, “democrazia”, “impegno”, “principi della costituzione”, “valori costituzionali”, “sicurezza”, “stato democratico”, “interesse generale”, “radici umanistiche”, “rispetto reciproco”, “legalità”, “generosità”, “dinamismo”, con fragore assordante echeggiano dalla Campania gli spari (tre: uno in faccia, due al petto) con cui la camorra ha freddato ieri il collaboratore di giustizia Michele Orsi.

Ancora più forti risuonano quest'oggi le parole di Roberto Saviano, il cui romanzo best-seller Gomorra ha spaventato la camorra più di quanto abbiano saputo fare i governi in tutti questi anni: “Michele Orsi era il Salvo Lima della Camorra. I casalesi alzano il tiro. I clan hanno voluto lanciare un avvertimento ai politici, in vista della chiusura del processo Spartacus, che avverrà nei prossimi giorni ”.

Parole pesanti come macigni, che gettano ombre inquietanti sui legami sotterranei tra camorra e politica, parole su cui occorrerebbe fare profonde riflessioni, parole pronunciate da un ragazzo che la camorra la conosce, l'ha vissuta sulla propria pelle e l'ha descritta con incosciente coraggio. Saviano dice: Salvo Lima è stato assassinato dalla mafia poiché, in qualità di intermediario tra Cosa Nostra e lo Stato (Andreotti nella fattispecie), non è stato in grado di esaudire le richieste dei boss, sempre più preoccupati della piega che stava prendendo il Maxiprocesso su cui lavoravano alacremente Falcone e Borsellino. Allo stesso modo la morte di Michele Orsi è da interpretarsi come un avvertimento mafioso, in vista del processo Spartacus II, in cui sono imputati i maggiori esponenti della camorra campana.

Non lo dice, Saviano, ma il messaggio è chiaro, per chi vuole capire.
Se Orsi è la controfigura di Lima, se Spartacus II è una rivisitazione del Maxiprocesso, chi, oggi, fa la parte di Andreotti? Chi, nella politica italiana, tiene le fila dei rapporti con la camorra?

Sono parole durissime, una denuncia gravissima, che dovrebbe essere considerata con la massima attenzione. Invece, sulle pagine di Repubblica, tali parole vengono stigmatizzate dall'ormai pessimo D'Avanzo, che non sembra essersi più ripreso dallo scontro a fuoco con Travaglio: “Questi accostamenti non aiutano a capire. Ribaltano sul presente il passato e rischiano di confondere la scena, incupendola oltre ogni necessità e semplificandola oltre ogni prudenza. Le cose appaiono oggi, da un lato, più propizie e, dall'altro, potenzialmente più tragiche.

Il grande esperto di camorra D'Avanzo ne ha da insegnare anche a Saviano: Saviano è imprudente, semplicistico e crea confusione. D'altra parte, come non accorgersi oggi che “le cose sono più propizie”? Quali siano queste “cose”, perchè dovrebbero essere “più propizie”, e poi “propizie” per cosa, D'Avanzo non lo dice. Esempio illustre di uso della lingua italiana per riempire il vuoto delle idee, per parlare del niente, e facendolo, confondere il lettore.

D'Avanzo sembra avere la lingua lunga, ma la memoria corta.

Quella memoria che, per esempio, avrebbe dovuto ricordargli che l'imprenditore Michele Orsi, fondamentale collaboratore di giustizia dopo che era stato arrestato lo scorso anno, durante l'udienza preliminare aveva fatto dichiarazioni accusatorie pesanti, ricostruendo il sistema politico-camorristico dietro lo smaltimento dei rifiuti in Campania. Avrebbe dovuto pure ricordargli che Orsi avrebbe dovuto deporre giovedì prossimo in un altro processo, sempre sulle irregolarità dello smaltimento dei rifiuti, tra i cui imputati figura anche l'ex presidente della Commissione di vigilanza Rai, Mario Landolfi, accusato di corruzione, aggravata dall'avere agevolato l'organizzazione mafiosa.

Ve lo ricordate Landolfi? E' lo stesso che si oppose con tutte le sue forze alla trasmissione di Santoro in cui sarebbe stato mostrato il controverso filmato della BBC sullo scandalo dei preti pedofili. Landolfi venne presentato da Berlusconi come il volto pulito di Alleanza Nazionale, fedelissimo di Gianfranco Fini. Peccato che Giovedì 21 dicembre 2007, mentre Landolfi criticava il comportamento del Tg1 sulla diffusione delle intercettazioni in cui Silvio Berlusconi cercava, tramite Saccà, di barattare un paio di mignotte con un paio di senatori, i carabinieri arrestavano l'ex capo della sua segreteria personale al ministero, Cosimo Chianese, accusato di associazione per delinquere finalizzata alla truffa, corruzione e truffa con l'aggravante di aver commesso il fatto per agevolare il clan camorristico La Torre. Ora, non a sorpresa, Landolfi si trova indagato pure lui.

Il suo nome è stato fatto da un collaboratore di giustizia.

Indovinate chi? Esatto: Michele Orsi.

La memoria avrebbe poi dovuto suggerire a D'Avanzo che Orsi, tra gli altri, aveva fatto un altro nome eccellente. Trattasi di Nicola Cosentino. Vi dice niente questo nome? Bene, Cosentino, dopo essere stato Coordinatore di Forza Italia in Campania, è comparso nelle deposizioni di Orsi che, parlando degli appalti dell'immondizia e dei contratti fasulli concessi in cambio di centinaia di voti nel paesino di Mondragone, da anni in mano ai Casalesi e città natale, guarda un po' il caso, di Mario Landolfi, dice: “Circa il 70 per cento delle assunzioni operate a Mondragone erano inutili ed erano motivate per lo più da ragioni politico-elettorali, richieste da Landolfi, Valente (il presidente del consorzio comunale, ndr) e Cosentino. Molte delle assunzioni erano non solo inutili ma sostanzialmente fittizie, dato che questi non svolgevano alcuna attività. Questi favori poi diventavano voti.

Nicola Cosentino, in virtù di tale curriculum, è stato premiato da Berlusconi IV. Oggi siede in parlamento in qualità di Sottosegretario all'Economia.

Se andate sul sito web del PDL regione Campania, Cosentino viene descritto come un sant'uomo, che, tra le innumerevoli attività svolte, ha promosso l’istituzione del museo della seta e della mozzarella nella Terra di Lavoro e l’istituzione di un museo enologico della Regione Campania.

Peccato che si siano dimenticati di accennare alle vicende sopra descritte.

Effettivamente, il fatto di essere stato in affari loschi di compravendite di voti con i maggiori boss della camorra, il curriculum, un tantino, glielo avrebbe incrinato.

Se poi si pensa che, giusto prima delle elezioni di Aprile, la coppia Landolfi-Cosentino così salutò l'arrivo in città della coppia Berlusconi-Fini: “Si tratta di un impegno chiaro, diretto e solenne che i due leader del partito del Popolo della Liberta' prendono nei confronti degli elettori della Campania, e di Napoli, in particolare. Ad accoglierli sara' una citta' provata dall'emergenza rifiuti, di cui Bassolino e Pecoraro Scanio sono i principali responsabili, ma anche l'entusiasmo di chi e' certo che liberare Napoli e la Campania dalle montagne di immondizia che avvelenano la vita e l'economia della regione, sara' il primo e principale impegno del nuovo governo che nascera' dopo il voto del 13 e 14 aprile”, il cerchio si chiude.

Chi, nella politica italiana, tiene le fila dei rapporti con la camorra?
Beh, adesso io un sospetto ce l'avrei.

Buona Festa della Repubblica a tutti.


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12 commenti:

Anonimo ha detto...

Della Camorra oggi si conosce quasi tutto .... anzi quasi troppo.
Tanto basta per dire che assieme alla Mafia non saranno mai estirpate da questo paese.
A meno che ... "Verrà un giorno" di una nuova classe politica.

Anonimo ha detto...

Il controllo dei voti da parte delle cosche è stata sempre una questione "bipartisan". Il problema italiano, secondo me, è proprio questo; il controllo camorristico (o mafioso) sui partiti, abbraccia tutto l'arco costituzionale. Questa è una delle cose che do atto a Grillo quando parla di Veltrusconi, affermando la disonestà imperante nella politica italiana...

Federico ha detto...

Avete ragione. Anche il discorso di Napolitano non mi è piaciuto per niente. Proprio lui, che dovrebbe essere naturalmente più sensibile ai problemi di quella terra, non ha fatto cenno alla camorra mentre ha stigmatizzato l'opposizione dei cittadini alle discariche.

Anonimo ha detto...

Complimenti ragazzi siete proprio bravi e il blog è bello, attuale, pungente.
Magari ci fossero tanti giovani come voi e pure lombardi!
Dei nostri politici di governo sappiamo molte cose e per quel che riguarda la Campania anche la sinistra ha delle grosse colpe.
Anche dai movimenti e dalla sinistra sinistra (PRC e PDCI) si organizzano le manifestazioni, blocchi, proteste ecc. e negli anni di connivenza camorra-politica e degli immensi depositi di rifiuti tossici sepolti in Campania? Chi ha mai protestato?
Chi ha denunciato?
Solo pochi scrittori e giornalisti come Saviano e i vari Caruso ecc. dove stavano e soprattutto da che parte stavano?

Federico ha detto...

Grazie Paola.
Sono perfettamente d'accordo con te. La politica tutta ha convissuto e convive con la camorra facendoci affari insieme. Non parlarmi poi di Caruso, non lo sopporto. Se la sinistra è ridotta a identificarsi con Caruso, è veramente messa male.

Anonimo ha detto...

A proposito di libera informazione: qualcuno ha letto dello "scontro" Paolo Barnard - Milena Gabanelli? Ci sono vari articoli al riguardo, e Barnard ne ha anche per i vari Grillo, Travaglio ecc...

In alcuni casi non ha tutti i torti.

Federico ha detto...

Si, ho letto tutta la lettera di Paolo Barnard. Ritengo che il suo ragionamento abbia molti spunti interessanti, ma anche tante falle logiche. Avevo proprio intenzione di dedicargli un post uno di questi giorni.

Anonimo ha detto...

Su "disinformazione.it" c'è un lungo articolo di Barnard molto interessante.

Anonimo ha detto...

Ecco il link:

http://www.disinformazione.it/INFORMAZIONE.pdf

Roberto ha detto...

Anche questo blog si distingue per fare dell'ottima informazione. Complimenti.
Mi chiedo però se, quando e come la consapevolezza che siti come questo contribuiscono a creare, si trasformerà in qualcosa di tangibile e concreto per risvegliare questo povero paese dallo stato comatoso in cui si trova.

Federico ha detto...

@ anonimo: grazie per il link. Come ti ho detto prima, avevo già letto tutto l'articolo di barnard e, se da un lato alcune cose possono essere condivisibili, altre invece mi lasciano molto perplesso.

@ roberto: ti posso consigliare per esempio di scaricarti il volantino del progetto664. questo può essere un esempio di qualcosa di concreto e tangibile, indipendentemente dal fatto che andrà in porto oppure no.

Alfiere ha detto...

scusate , ma...

"“Questi accostamenti non aiutano a capire. Ribaltano sul presente il passato e rischiano di confondere la scena, incupendola oltre ogni necessità e semplificandola oltre ogni prudenza. Le cose appaiono oggi, da un lato, più propizie e, dall'altro, potenzialmente più tragiche.”"

CHE CAZZO VUOL DIRE? Ormai siamo nel tunnel della supercazzola! Ormai gli italiani si bevono qualsiasi cosa, purchè provenga da fonti "ufficiali".

Siamo messi male, ragazzi, siamo messi molto male...

E poi, Federico, perchè te la prendi con la camorra? Lo sanno tutti che in Italia il problema della delinquenza e della sicurezza riguarda solo l'immigrazione