sabato 28 giugno 2008

Le fil rouge



C'è un sottile filo rosso (è proprio il caso di dirlo) che lega le vicende dell'ultim'ora, quelle che da un paio di giorni, o anche meno, si contendono la prima pagina dei giornali.

Parlo innanzi tutto dell'assoluzione del giudice Clementina Forleo.
Poi delle nuove intercettazioni Berlusconi-Saccà, in cui si inserisce, inquietante, la figura di Giancarlo Innocenzi.
Infine del lodo-Schifani-bis, o lodo-Alfano, o, usando una crasi, lodo-"Schifano" che dir si voglia.

Cerchiamo di seguirlo, il filo rosso, e vediamo che tutto riesce chiaro, tutto torna, tutto rientra in quella logica mafiosa di corporativismo, che non risparmia destra e sinistra, complici consapevoli del declino morale della seconda repubblica, ormai ridotta ad un cadavere agonizzante, spolpata da avvoltoi bipartisan.

Il filo rosso si snoda dall'assoluzione da parte del Consiglio Superiore della Magistratura del giudice Clementina Forleo. Il procuratore generale di Cassazione ne aveva chiesto la condanna e, come pena accessoria, aveva indicato il suo trasferimento in un altro ufficio, per aver usato "accenti suggestivi e denigratori" in un "abnorme e non richiesto giudizio anticipato". Il giudizio "anticipato, abnorme e non richiesto" riguardava l'ordinanza con la quale, nel luglio del 2007, la Forleo chiese alle Camere l'autorizzazione all'uso di intercettazioni che riguardavano alcuni parlamentari nell'ambito della vicenda Unipol. La Forleo aveva definito D'Alema e il senatore Nicola La Torre "consapevoli complici di un disegno criminoso di ampia portata", aveva ipotizzato per loro il possibile concorso nel reato di aggiotaggio e li aveva descritti come "pronti e disponibili a fornire i loro apporti istituzionali in totale spregio dello stato di diritto".

La vicenda è complessa e sarebbe lunga da spiegare. Il succo però è chiaro. Mentre Fiorani guida l'assalto della banca Popolare di Lodi (Bpl) ad Antonveneta e Ricucci tenta la scalata al gruppo Rizzoli-Corriere della Sera (Rcs), anche i leader della Quercia (D'Alema, Fassino e La Torre) non vogliono essere da meno e appoggiano il piano di Consorte e Sacchetti che prevede l'acquisizione della BNL da parte dell'Unipol. Il sogno segreto, sempre cullato da parte delle cooperative rosse, di avere finalmente una propria banca. Queste tre "scalate impossibili" sono tutt'altro che parallele. Hanno intrecci inestricabili, in cui gli interessi della destra e della sinistra si fondono in un pastone nauseabondo, dove la legalità e il rispetto delle regole risultano essere solamente un optional.

In barba a tutte le norme che regolano la concorrenza del libero mercato, i principali partiti politici appoggiano queste Opa (Offerte pubbliche di acquisto) lanciate in maniera assolutamente illegale (cioè dopo aver occultamente acquisito, tramite alleati, complici e prestanomi, molto più del 30% del capitale societario). Succedeva allora che i telefoni di Fassino e D'Alema e La Torre squillassero in continuazione. All'altro capo del filo c'era sempre Consorte, che li teneva aggiornati minuto per minuto di come procedeva la scalata alla BNL. Il piano era di rendere pubblica l'offerta d'acquisto una volta che il gruppo Unipol avesse racimolato il 51% delle azioni BNL. Vale a dire annunciare di aver intenzione di comprare la società, quando in realtà se ne deteneva già la maggioranza delle azioni. Una truffa in piena regola.

I referenti politici di sinistra, tutt'altro che scandalizzati, giocano a fare i capitalisti e fanno il tifo spudorato per Consorte. Quel "Gianni, facci sognare!" di D'Alema a Consorte rimarrà nella storia. Tanto spregiudicato D'Alema quanto eccitato Fassino, come un bimbo la notte di Natale. "Abbiamo una banca!" esulterà al telefono. "E io non c'entro niente!" ridacchia furbetto.
Non sanno, i poveretti, di essere ascoltati, e già da tempo. Le loro trame segrete sono state seguite per filo e per segno. I loro sporchi giochetti registrati e trascritti.

Ovviamente nessuna delle tre operazioni andrà in porto. Tutte e tre le Opa truccate saranno opportunamente bloccate. Fiorani e Ricucci si faranno i loro bei giorni in galera. Le coop rosse diranno per sempre addio all'idea di possedere una banca. Fassino rivendicherà con orgoglio la propria amicizia e le telefonate con Consorte, credendo (illuso) che non verranno mai pubblicate. D'Alema, più scaltro, griderà al complotto, alla "campagna razzista contro Unipol" e denuncerà una "campagna politica e giornalistica che risponde a certi interessi". Parole scomposte per cercare di gettare fumo sulla verità dei fatti. Che sono lì, scandalosi nella loro limpida evidenza.

Quando Clementina Forleo, una volta acquisite tutte le intercettazioni che incastravano in maniera inequivocabile la banda dei quattro (Fassino, D'Alema, La Torre, Consorte), chiede al parlamento l'autorizzazione a procedere nei loro confronti, la casta si chiude a riccio, fa muro, ovviamente non la concede, ma anzi inizia una campagna di demonizzazione del giudice Forleo, che verrà descritta mano a mano come una pazza mitomane che abusa del suo potere.

Perchè la destra non cavalca lo scandalo? Perchè Berlusconi in piena campagna elettorale annuncia pene severissime per chi farà ancora intercettazioni? Perchè tutti parlano di limitare l'uso delle intercettazioni anzichè soffermarsi sul contenuto vergognoso delle stesse?

Semplice. Basta seguire il filo rosso. La destra ha i suoi scheletri nell'armadio, e pure belli grossi. Fazio, Fiorani, Ricucci, Previti, la Lega alle prese con il fallimento della sua banca padana Credieuronord. A Berlusconi non conviene di certo. E allora tutto viene messo a tacere. La Forleo, delegittimata nel suo incarico, rischia il trasferimento d'ufficio.

Seguendo il filo rosso, si capisce come mai uno dei primi provvedimenti del nuovo governo sia stato l'abolizione dell'uso delle intercettazioni da parte dei magistrati. Bisogna impedire che nascano nuovi casi-Forleo che rompano le uova nel paniere ai politicanti maneggioni. O più semplicemente non bisogna far sapere che, durante il governo Prodi, in realtà gran parte della RAI era una succursale di Mediaset manovrata da Berlusconi per mezzo di Saccà, a cui imponeva sia attricette (vedi Troise e Borioni, questa volta la crasi fatela voi...) che direttori generali (vedi Minoli al posto di Cappon) per portare a compimento il suo piano "libertaggio". Vale a dire, corruzione di senatori per far cadere il governo.

Consiglio. Quando Berlusconi usa parole che hanno a che fare con "libertà", voi leggeteci: "libertà di corrompere". Di solito ci si azzecca.

Seguendo il filo rosso, si capisce come mai oggi i vari esponenti del PD si dimostrino così benevoli nei confronti dello zerbino-Saccà. Si capisce come mai Veltroni, pacatamente, dica: "Sì alle intercettazioni, ma no alla loro pubblicazione". Si capisce come mai Alfano dica di aver predisposto un lodo per l'immunità "sobrio, austero e senza trucchi". Senza trucchi??? Meno male che l'ha specificato. Sai, se no il sospetto, poi, a uno, gli viene sempre. Si capisce infine come mai la Finocchiaro (perdutamente innamorata di Schifani, è ufficiale) si sia detta tanto disponibile al dialogo sull'immunità: "Noi non abbiamo nessuna pregiudiziale".

La verità vera è che gli interessi di destra e di sinistra convergono fino a toccarsi e a coincidere. A nessuno conviene pugnalarsi alle spalle. Meglio coalizzarsi alle spalle degli Italiani.

Se segui il filo rosso, lo vedrai terminare direttamente nelle mani del capo dello stato, colui che ha il potere di firma. Non ci resta che Napolitano.

Se anche lui, per convenienza, pressioni politiche, viltà, o pilatismo, ci tradirà, allora sarà la fine.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

ti voglio premier...
... ab eternum

Anonimo ha detto...

sottoscrivo!complimenti

Anonimo ha detto...

Quanto sei bravo, Federico, ti seguo da poco ma sei già tra i miei preferiti.
Complimenti!!!
Gianni.

Federico ha detto...

Grazie ragazzi. troppo buoni. poi va a finire che mi monto la testa e mi candido alle prossime elezioni. :D

Roberto ha detto...

Non montarti la testa, ma la tua chiarezza espositiva mi ricorda un po' Marco Travaglio.

Napolitano se lo sono scelto accuratamente, è uno di loro, non credo che potremo contare su di lui.
Io credo che per tentare di salvare questo paese bisognerebbe raccogliere le forze migliori che oggi sono disperse in vari partiti e movimenti. Parlo dei vari Della Chiesa, Colombo, Giulietti, Montanari, Pardi ecc. Ma forse mi illudo.
Per il momento possiamo fare una sola cosa: mobilitarci ogni volta che se ne presenta l'occasione. Per adesso a Roma l'8 e il 25 luglio e poi ancora dove ci sarà bisogno.
Non preoccupiamoci di quanti saremo, la maggioranza dorme o si fa i cavoli suoi. E' sempre stato così, la storia la fanno le minoranze, gli altri poi seguono.

Federico ha detto...

@ roberto

Hai ragione a dire che Napolitano se lo sono scelto accuratamente, ma da quanto trapela sembra che sia davvero intenzionato ad opporsi sia alla blocca-processi che allo scudo spaziale. E' l'unico motivo per il quale io credo che Berlusconi abbia, ancora oggi, paura di arrivare a sentenza nel processo-Mills. Io non sono nella testa di Napolitano, ma spero con tutte le mie forze che tiri fuori il coraggio di opporsi a mister B. E' il nostro ultimo baluardo.

Anonimo ha detto...

Federico, se non fosse che non ti voglio impastoiato dal quarto potere, ti direi di fare il giornalista pubblicista ;)

Come semrpre hai un'eccellente capacità di analisi ed esposizione...

Morfeo Napolitano, come lo chiama Grillo, non gode della mia fiducia.

Secondo me ciò che ci sta sfuggendo di mano, dall'assunzione al potere di Berlusconi, è il concetto di CASTA, che eppure era ben radicato prima delle elezioni.

Il fatto è che Berlusconi è talmente tanto "l'anticristo" che è riuscito a farci dimenticare tutta la rabbia anticasta che permeava l'Italia prima delle elezioni...

Facci caso, ormai non ne parla più nessuno; i berlusconiani perchè ormai sono al potere... gli antiberlusconiani perchè ora, prima della casta, hanno un altro fazzoletto rosso che gli sventola davanti al naso, a mò di tori. O è un panama bianco?

Quando riusciremo a ricordarci che tutta la CASTA, TUTTA, è il "nemico"?


Alfiere, dalla Taverna di Atlante

Anonimo ha detto...

contattiamo napolitano...
un migliaio di letterine accorate e motivate potrannno destare morpheus e forse sceglierà la pillola giusta!