Due giorni fa è apparso sul Financial Times un articolo a firma di Christopher Caldwell dal titolo eloquente "Italy is right to curb its judges", cioè "L'Italia ha ragione a voler mettere un freno ai suoi giudici".
Lascio ai lettori cercare di capire come mai una testata così importante a livello internazionale si schieri apertamente dalla parte di Silvio Berlusconi, sostenendo la legittimità delle sue dichiarazioni al vetriolo, scagliate da Bruxelles contro il pool di Milano tout court. Non è questo che mi preme, anche se sarebbe molto interessante approfondire.
Quello che mi preme è analizzare la stupefacente superficialità di un tale articolo, pieno di inesattezze, lacune, luoghi comuni, che denota l'assoluta ignoranza (non voluta, si spera) riguardo alla situazione politica italiana. Volevate che il più libero dei telegiornali nostrani (il TG5) si lasciasse scappare questa chicca? Ovviamente no. Nell'edizione delle 13.00 di sabato, il giornalista di turno annunciava il servizio riguardante lo scontro a fuoco Berlusconi-Anm anticipando che i telespettatori avrebbero avuto modo di ascoltare, oltre alle solite manfrine bipartisan, anche "il parere illustre" di un noto quotidiano straniero. Dopo le dichiarazioni illuminanti di Bocchino, da bravo scolaretto ammaestrato, il servizio infatti si concludeva con l'annuncio che "dopo tutto anche il Financial Times dà ragione a Berlusconi e quindi che vi lamentate a fare?". La domanda ce l'ho aggiunta io, ma era sottintesa. Altra domanda: chissà come mai, tra i pareri autorevoli, si dimenticano sempre, per esempio, di citare The Economist.
Bene. Cerchiamo allora di vedere cosa dice veramente questo famigerato articolo.
Innanzitutto il titolo. Mi spiace, ma è sbagliato. Cosa c'entra l'Italia con tutto ciò? E' una questione personale tra Silvio e le toghe rosse o no? Mi sembra l'abbia ampiamente manifestato lo stesso premier più e più volte. Bene, il titolo allora sarebbe dovuto essere: "Berlusconi is right to curb his judges". Diamo la responsabilità a chi se la merita. Berlusconi ha ragione a voler mettere un freno ai suoi giudici. I giudici sono suoi, rigorosamente suoi, mica dell'Italia. Le toghe rosse persegiutano lui e solo lui, mica gli Italiani.
Scorrendo l'articolo, si legge che la sospensione dei processi bloccherà sì quello di diretto interesse per il premier, ma anche "aiuterà a concentrare le limitate risorse dello stato sulla lotta al crimine violento, che da tempo allarma l'opinione pubblica".
Forse Christopher Caldwell non sa che queste norme, che dovrebbero "punire i reati più gravi, di vero allarme sociale", tagliano con un colpo di scure tutti quei processi che riguardano, tanto per citare i casi più eclatanti, sequestro di persona, estorsione, rapina, associazione per delinquere, stupro, bancarotta fraudolenta, sfruttamento della prostituzione, frodi fiscali, usura, violenza privata, ricettazione, detenzione di materiale pedo-pornografico, porto e detenzione di armi, immigrazione clandestina (ma come???), omicidio colposo, maltrattamenti in famiglia, incendio, molestie, traffico di rifiuti (ma come???). Sempre coerentemente con la logica dei "reati con pena superiore ai dieci anni". Ormai sembra che in Italia i reati che prevedono una pena inferiore ai dieci anni in realtà non siano reati veri e propri. O almeno, lo sono, ma non così tanto da destare preoccupazione. C'è da fare altro, prima. Per esempio, sbrigare le faccende personali di Silvio.
Alla faccia del "bisogno di sicurezza degli Italiani".
Chiamiamo le cose con il proprio nome. Qui, chi ha bisogno di sicurezza (intesa come possibilità di evitare la galera) è in primis il presidente del Consiglio.
Caldwell prosegue raccontando che Berlusconi è accusato di aver versato nelle tasche del giudice londinse David Mills 600.000 dollari come ricompensa per aver testimoniato il falso in due processi che vedevano coinvolto il premier riguardo ai fondi neri della Fininvest, celati all'interno di fasulle società off-shore sparse un po' per il mondo (alcune delle quali servivano anche a finanziare illecitamente il partito del suo amicone Bettino Craxi). Caldwell si affretta però a sottolineare che la coppia Mills-Berlusconi "ha negato tutto", tralasciando il piccolo particolare che in un primo momento, molto prima della successiva ritrattazione, Mills aveva candidamente ammesso, nero su bianco in una lettera fatta pervenire al suo consulente legale, di aver taciuto appositamente sulle porcate del nostro premier, il quale, generoso com'è, l'aveva prontamente ricompensato con un bonifico sostanzioso. A rigor di logica, mi aspetto tra qualche giorno una dichiarazione di Berlusconi che definisca Mills un eroe. Mangano potrebbe aver qualcosa da ridire.
Poi Caldwell si inoltra in una serie di paragoni per lo meno discutibili, dicendo che "Spagna, Germania, Francia" e la stessa "Unione Europea" prevedono una sorta di immunità, la quale in molti casi "ha tanti contro quanti pro". Quali sono questi pro? "Proteggere il diritto degli elettori ad essere governati dalla persona che hanno scelto democraticamente". Questo è il punto chiave. Il punto su cui insiste Berlusconi stesso: i giudici vogliono ribaltare a colpi di processi il risultato delle elezioni. Ragionamento gravissimo. Il voto popolare legittimerebbe dunque qualunque malefatta. Buono a sapersi. Caldwell si spinge oltre e teorizza che come bisogna evitare la corruzione tra i politici, allo stesso modo bisogna evitare la politicizzazione della giustizia. Fa l'esempio degli Stati Uniti e del caso Clinton. Lascio a voi eventuali commenti sulla fondatezza del paragone (chi fa la parte della Lewinski?)
L'affondo si fa più insistente, Caldwell getta la prudenza iniziale ed esce allo scoperto. "Negli anni novanta, giudici ambiziosi hanno decapitato i principali partiti politici intentando processi per corruzione... Tale potere è dannoso per una democrazia". Caldwell ci starebbe benissimo, in una commissione di inchiesta su "Tangentopoli". Qualcuno avvisi Castelli.
E poi via con i sondaggi di La Repubblica, che mostrano quanto gli Italiani siano scontenti dell'operato della magistratura. Come se, all'interno di una discussione su argomenti tanto delicati, un sondaggio tra la gente che passa per la strada possa essere portato come prova inconfutabile del diritto di Berlusconi di dire quello che dice.
Incredibile il passaggio successivo. Il male peggiore della giustizia italiana è la lentezza dei processi che si scontra con la Convenzione dei Diritti Umani ad avere "un processo veloce". Dunque coloro che sottolineano come 100.000 processi rimarranno congelati, in realtà, senza volerlo, non contraddicono l'emendamento di Berlusconi, ma addirittura ne rafforzano la legittimità. Sinceramente, pur sforzandomi, non vedo il nesso.
La chiusura è spettacolare. Berlusconi è un "genio politico". "L'immunità renderebbe la politica meno litigiosa e più democratica. Il fatto che Berlusconi possa trarre vantaggio da questa legge è sì un motivo per contrastarla. Ma, in fondo, è l'unico motivo. E nemmeno un motivo sufficiente."
E' l'unico motivo???
Caldwell, faccia il piacere, la politica italiana è una materia ostica.
Ci vuole studio, applicazione e, soprattutto, onestà intellettuale.
Torni quando è più preparato.
Lascio ai lettori cercare di capire come mai una testata così importante a livello internazionale si schieri apertamente dalla parte di Silvio Berlusconi, sostenendo la legittimità delle sue dichiarazioni al vetriolo, scagliate da Bruxelles contro il pool di Milano tout court. Non è questo che mi preme, anche se sarebbe molto interessante approfondire.
Quello che mi preme è analizzare la stupefacente superficialità di un tale articolo, pieno di inesattezze, lacune, luoghi comuni, che denota l'assoluta ignoranza (non voluta, si spera) riguardo alla situazione politica italiana. Volevate che il più libero dei telegiornali nostrani (il TG5) si lasciasse scappare questa chicca? Ovviamente no. Nell'edizione delle 13.00 di sabato, il giornalista di turno annunciava il servizio riguardante lo scontro a fuoco Berlusconi-Anm anticipando che i telespettatori avrebbero avuto modo di ascoltare, oltre alle solite manfrine bipartisan, anche "il parere illustre" di un noto quotidiano straniero. Dopo le dichiarazioni illuminanti di Bocchino, da bravo scolaretto ammaestrato, il servizio infatti si concludeva con l'annuncio che "dopo tutto anche il Financial Times dà ragione a Berlusconi e quindi che vi lamentate a fare?". La domanda ce l'ho aggiunta io, ma era sottintesa. Altra domanda: chissà come mai, tra i pareri autorevoli, si dimenticano sempre, per esempio, di citare The Economist.
Bene. Cerchiamo allora di vedere cosa dice veramente questo famigerato articolo.
Innanzitutto il titolo. Mi spiace, ma è sbagliato. Cosa c'entra l'Italia con tutto ciò? E' una questione personale tra Silvio e le toghe rosse o no? Mi sembra l'abbia ampiamente manifestato lo stesso premier più e più volte. Bene, il titolo allora sarebbe dovuto essere: "Berlusconi is right to curb his judges". Diamo la responsabilità a chi se la merita. Berlusconi ha ragione a voler mettere un freno ai suoi giudici. I giudici sono suoi, rigorosamente suoi, mica dell'Italia. Le toghe rosse persegiutano lui e solo lui, mica gli Italiani.
Scorrendo l'articolo, si legge che la sospensione dei processi bloccherà sì quello di diretto interesse per il premier, ma anche "aiuterà a concentrare le limitate risorse dello stato sulla lotta al crimine violento, che da tempo allarma l'opinione pubblica".
Forse Christopher Caldwell non sa che queste norme, che dovrebbero "punire i reati più gravi, di vero allarme sociale", tagliano con un colpo di scure tutti quei processi che riguardano, tanto per citare i casi più eclatanti, sequestro di persona, estorsione, rapina, associazione per delinquere, stupro, bancarotta fraudolenta, sfruttamento della prostituzione, frodi fiscali, usura, violenza privata, ricettazione, detenzione di materiale pedo-pornografico, porto e detenzione di armi, immigrazione clandestina (ma come???), omicidio colposo, maltrattamenti in famiglia, incendio, molestie, traffico di rifiuti (ma come???). Sempre coerentemente con la logica dei "reati con pena superiore ai dieci anni". Ormai sembra che in Italia i reati che prevedono una pena inferiore ai dieci anni in realtà non siano reati veri e propri. O almeno, lo sono, ma non così tanto da destare preoccupazione. C'è da fare altro, prima. Per esempio, sbrigare le faccende personali di Silvio.
Alla faccia del "bisogno di sicurezza degli Italiani".
Chiamiamo le cose con il proprio nome. Qui, chi ha bisogno di sicurezza (intesa come possibilità di evitare la galera) è in primis il presidente del Consiglio.
Caldwell prosegue raccontando che Berlusconi è accusato di aver versato nelle tasche del giudice londinse David Mills 600.000 dollari come ricompensa per aver testimoniato il falso in due processi che vedevano coinvolto il premier riguardo ai fondi neri della Fininvest, celati all'interno di fasulle società off-shore sparse un po' per il mondo (alcune delle quali servivano anche a finanziare illecitamente il partito del suo amicone Bettino Craxi). Caldwell si affretta però a sottolineare che la coppia Mills-Berlusconi "ha negato tutto", tralasciando il piccolo particolare che in un primo momento, molto prima della successiva ritrattazione, Mills aveva candidamente ammesso, nero su bianco in una lettera fatta pervenire al suo consulente legale, di aver taciuto appositamente sulle porcate del nostro premier, il quale, generoso com'è, l'aveva prontamente ricompensato con un bonifico sostanzioso. A rigor di logica, mi aspetto tra qualche giorno una dichiarazione di Berlusconi che definisca Mills un eroe. Mangano potrebbe aver qualcosa da ridire.
Poi Caldwell si inoltra in una serie di paragoni per lo meno discutibili, dicendo che "Spagna, Germania, Francia" e la stessa "Unione Europea" prevedono una sorta di immunità, la quale in molti casi "ha tanti contro quanti pro". Quali sono questi pro? "Proteggere il diritto degli elettori ad essere governati dalla persona che hanno scelto democraticamente". Questo è il punto chiave. Il punto su cui insiste Berlusconi stesso: i giudici vogliono ribaltare a colpi di processi il risultato delle elezioni. Ragionamento gravissimo. Il voto popolare legittimerebbe dunque qualunque malefatta. Buono a sapersi. Caldwell si spinge oltre e teorizza che come bisogna evitare la corruzione tra i politici, allo stesso modo bisogna evitare la politicizzazione della giustizia. Fa l'esempio degli Stati Uniti e del caso Clinton. Lascio a voi eventuali commenti sulla fondatezza del paragone (chi fa la parte della Lewinski?)
L'affondo si fa più insistente, Caldwell getta la prudenza iniziale ed esce allo scoperto. "Negli anni novanta, giudici ambiziosi hanno decapitato i principali partiti politici intentando processi per corruzione... Tale potere è dannoso per una democrazia". Caldwell ci starebbe benissimo, in una commissione di inchiesta su "Tangentopoli". Qualcuno avvisi Castelli.
E poi via con i sondaggi di La Repubblica, che mostrano quanto gli Italiani siano scontenti dell'operato della magistratura. Come se, all'interno di una discussione su argomenti tanto delicati, un sondaggio tra la gente che passa per la strada possa essere portato come prova inconfutabile del diritto di Berlusconi di dire quello che dice.
Incredibile il passaggio successivo. Il male peggiore della giustizia italiana è la lentezza dei processi che si scontra con la Convenzione dei Diritti Umani ad avere "un processo veloce". Dunque coloro che sottolineano come 100.000 processi rimarranno congelati, in realtà, senza volerlo, non contraddicono l'emendamento di Berlusconi, ma addirittura ne rafforzano la legittimità. Sinceramente, pur sforzandomi, non vedo il nesso.
La chiusura è spettacolare. Berlusconi è un "genio politico". "L'immunità renderebbe la politica meno litigiosa e più democratica. Il fatto che Berlusconi possa trarre vantaggio da questa legge è sì un motivo per contrastarla. Ma, in fondo, è l'unico motivo. E nemmeno un motivo sufficiente."
E' l'unico motivo???
Caldwell, faccia il piacere, la politica italiana è una materia ostica.
Ci vuole studio, applicazione e, soprattutto, onestà intellettuale.
Torni quando è più preparato.
23 commenti:
Ti segnalo questo articolo:
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Italia/2008/06/blitz-anti-fannulloni-sicilia.shtml?uuid=d105b2d6-3f9a-11dd-9190-00000e251029&DocRulesView=Libero,
del quale qui di seguito riporto solo una piccola quanto eloquente parte:
“… La scelta di Ilarda e di Russo di transitare dalla magistratura alla giunta regionale, come tecnici, non è stata però da tutti approvata. Antonio Ingroia, pm della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, che dopo aver definito «inopportuna la scelta di candidarsi nel medesimo territorio dove si è esercitata fino a quel momento una funzione giudiziaria», a domanda sull’argomento assessori-tecnici ha risposto: «È molto delicata la questione di incarichi politici, assunti non sulla base di un’investitura da parte dei cittadini-elettori ma in virtù di una designazione fiduciaria: un caso in cui i profili di inopportunità crescono. Infine, bisogna valutare con attenzione il rientro in magistratura dopo avere svolto un mandato politico».
No comment ...
Bellissimo articolo ;D
Ti rendi conto che siamo solo ai primi mesi della legistratura? Con la Lega che scodinzola e il Pd che si fa la guerra in casa si rischia sul serio che MisterB rimanga in sella fino alla fine... chissà il 24 giugno 2013 come sarà ridotta l'Italia.. ;/
Caro Federico, pensiamo un po' a Caldwell non tanto come giornalista libero ed indipendente, che scrive sul Financial Times per amor di verità. La storia che Caldwell racconta è quel che l'oligarchia statunitense vuol sentirsi raccontare, ovvero: Berlusconi fa comodo perché è cagnolino fedele di Bush e prono agli interessi USA. Aggiungiamo che Berlusconi farà a pezzi quel che resta di "pubblico", ovvero svenderà anche l'anima degli italiani al miglior offerente. Rendiamoci conto che l'Italia l'anno prossimo avrà un PIL pro capite inferiore alla Grecia e non potrà più permettersi di stare fra i top players dell'economia mondiale. Detto questo, rassegnamoci all'idea che ci siano falchi in attesa di mangiare quel che resta del cadavere.
Federico: innanzitutto i soliti e doverosi complimenti per l'articolo. Stavo appena leggendo un commento allo stesso articolo in un blog di destra: assolutamente superficiale non analizza nel merito le situazioni italiane ma ne fa "veritatis spelndor" ...
Che dire di più: uno dei pochi sponsor di Berlusconi è stato brillantemente fatto passare sui suoi TG; tanto basta, purtroppo, all'opinione pubblica italiana per riaddormentarsi candida sul suo guanciale e lasciare che lo strupro si compia. Sinceramente, ad inizio legislatura, non immaginavo che si potesse arrivare a tanto ... Buona sicurezza a tutti ....
Faccio notare inoltre i malumori della Lega espressi da Castelli che ha preso al volo la proposta dell' ANM di salvare il "Salvatore" pur di non bloccare i processi:
La Repubblica - Castelli
Norma palesemente contro la sicurezza. Vero Lega Nord?
@ adduso
Ho letto l'articolo. Grazie per la segnalazione. Mi fa capire quel "no comment" finale? Non capisco con chi ce l'hai, se con Ilardo e Russo o con Ingroia.
@ anita
Purtroppo mi rendo conto :(
4 anni e 10 mesi ancora...
@ linda
Quello che mi fa schifo non è Caldweill in sè, ma chi (vedi tg5) ne riporta le tesi, ignorando tutte quelle allo stesso modo autorevoli ma decisamente contrarie (vedi The Economist). Poi qualcuno dice che non è vero che ci sia un problema di informazione in italia...
@ psa
Mi fai sapere il nome del blog che stavi leggendo? così ci vado a fare una visitina... :)
Il Pensatore
E' il terzo post. Io ho commentato il primo. Ciao.
Il signor caldwell dice che una eventuale immunità per la alte cariche dello stato si deve fare perchè è una norma presente nelle altre nazioni progredite. Ok, facciamolo, però copiamo anche le leggi sul conflitto di interesse di questi paesi (magari quella USA) e mettiamo anche una condanna effettiva di 20 anni per falso in bilancio (sempre come negli USA)...Il signor caldwell dimostra di non sapere una mazza della situazione italiana (dice che il vero problema sono i processi che sono lenti: ebbene la colpa di chi è? dei giudici che non vogliono fare niente o di norme quali legge cirami, legge ex-cirielli oltre a cavilli e cavillucci che sono fatti apposta per ritardare i processi e farli andare in prescrizione?), non tiene in considerazione il contesto in cui una norma del genere si dovrebbe approvare...
Se avete uno stomaco forte andate a leggervi l'articolo di facci do oggi...fa talmente schifo che ho paura di contaminare il blog inserendovi il link, quindi non ve lo metto...
ogni volta che scrive "prescrizione,(cioè) assoluzione" dimostra di essere in completa malafede, e appresso a lui quelli che non capiscono la differenza tra quelle due parole...
Alex
@ Federico
E' triste, ma non desta sorpresa che il Tg5, ma anche la RAI o Sky, manipolino le notizie a favore di tu-sai-chi. Veniamo ai proprietari dei mezzi: tu-sai-chi controlla la tv di stato e mediaset. Inoltre è fidato amico di Murdoch, proprietario di Sky, a sua volta grande amico di Bush. I conti tornano perfettamente. Oggi, nel mondo, sono in pochissimi a controllare i media e cantano tutti in coro la stessa canzone. Quello a cui stiamo assistendo è l'erosione dei principi fondanti delle democrazie occidentali, che in Italia trova il suo culmine. Che fare? Fuggire su un'isola deserta? L'ideale sarebbe che i cittadini capissero e si impegnassero per proteggere i loro diritti, ma pare siano troppo rimbambiti dai media per capire quello che sta succedendo.
@ psa
Urca! Quello lo conosco bene. Purtroppo. Grazie, ma non voglio dargli la soddisfazione di avere un visitatore in più sul suo blog.
@ alex
Purtroppo c'è un tuo omonimo (!) sul blog di travaglio che ogni giorno posta gli abominevoli articoli di facci. Quindi, anche se a malincuore, mi cade l'occhio e mi costringe a leggerli. Non ho niente da dire. Certi personaggi si commentano da soli.
@ linda
I cittadini sono troppo preoccupati a capire se ai prossimi mondiali ci sarà lippi o donadoni...
Per Federico
Io non faccio mai questioni personali quando provo a sviluppare una riflessione o un confronto, ma sicuramente non potrei averla con un Ingroia.
Per mio iniziale principio, chi combatte la mafia (veramente ed in prima fila), deve essere sempre sostenuto, in quanto è uno degli "impegni" più difficili, anche solo dal punto di vista esistenziale.
Bisogna provarci anche un po’ per capirlo.
Detto questo però, non mi piacciono due questioni.
1)Io, per mia esperienza personale, identifico certa politica regionale con la “cupola”.
Ora, se dei magistrati sono stati chiamati come tecnici in un governo regionale, intanto di centrodestra e poi pure siciliano (non nazionale), evidentemente dovevano conoscersi prima con questi ambienti politici (non li avranno certo sorteggiati …).
E’ questo non mi sta bene, perché, io, modesto cittadino, quando sono davanti ad un magistrato che decide della mia esistenza o futuro, … chi caz.. ho davanti ? Un potenziale “tecnico” della politica ???
E il CSM che cosa è a questo punto???
E che cosa è la ANM ???
3)Poi (anche per via di una mia esperienza diretta) non mi piace assolutamente che un magistrato che è entrato in politica, possa poi tornare nello stesso distretto in cui operava e certo neanche in quello confinante.
Anzi non dovrebbe tornarci più in magistratura.
A meno che non si voglia fare passare i magistrati, come cerca di fare certa politica per propaganda, come degli “inviati di dio” e non esseri umani.
Detto questo, segnalo pure che di questa appena votata normativa sulla sicurezza, m’inquietano (senza esagerare) soprattutto gli accresciuti poteri delle polizie municipali e vigili urbani.
Io vivo al sud e so bene che ciò, per certa politica, significherà disporre per legge di un maggiore controllo elettorale e sociale dei singoli paesi.
Questo è il mio piccolo sito personale http://lamafiadellostato.135.it/ che testimonia perché la penso in questa maniera.
@ adduso
Grazie per aver spiegato la tua posizione. Adesso mi è molto più chiara. Io, purtroppo, non conosco la situazione in Sicilia (la posso al massimo immaginare). Il fatto che questi due magistrati siano stati chiamati da Lombrado però un po' mi insospettisce. Mi piacerebbe pensare che siano stati scelti come "tecnici esterni" e solo per la bravura nel loro campo...
Solito Fede...un bel post...stavolta però devo farti un appunto. Commentare un articolo del FT è come commentare un fondo di Giordano sul Giornale. FT è un quotidiano economico letto quasi al 80% da lettori di destra; ovvia quindi la benevolenza su Berlusconi, il quale è visto in buona luce dai conservatori inglesi. Ed ovvia anche la copertina dell'Economist. Voglio invece ricordare che l'attuale direttore del Sole24Ore, paragonabile a FT in versione nostrana, tempo fa venne "dimissionato" dal Corriere per il conflittuale rapporto che lo avrebbe contrapposto a Berlusconi per gli articoli del Corriere stesso sulla vicenda SME, vicenda che lo portò a definire Pecorella e Ghedini "onorevoli avvocaticchi" in un suo editoriale, beccandosi una querela.
In questo caso l'uomo morde il cane, e fa notizia. Il sig.Caldwell che vuole salvare il culo a Berlusconi è normalità.
Federico ha scritto: "... Mi piacerebbe pensare ..."
--------------------------------
Io (forse purtroppo) ho smesso di pensare solo per compiacere e compiacermi (che poi è quello che si fa in genere su tutti i blog in internet).
Peraltro, questa dei magistrati, poi tecnici o politici, provenienti non solo dal penale, ma soprattutto dal civile e dall’amministrativo, sembra notoriamente una pratica diffusa. E anche e soprattutto con compensi sostanziosi.
Se a questo aggiungiamo gli evidenti intrecci personali con i vari ordini professionali e baronie intellettuali varie, solo chi non può o vuole vedere, non si rende conto della “mafia” che c’è in tutte le nostre Istituzioni italiane.
Come dobbiamo liberarci di questa politica despota e di queste istituzioni vampiresche che abbiamo ormai come una cancrena in Italia, francamente, in atto non saprei.
Ma certamente non con le "liberalizzazioni-cartello" che noi singoli e comuni cittadini, pagheremo a caro prezzo.
Certo ... in tutta questa "tragedia" non ci aiutano sicuramente i troppi servi del capitale e gli altrettanti zerbini dei magistrati, così tanto diffusi tra la gente comune e soprattutto sui mezzi d'informazione tv compresa.
@ perz
Hai ragione a dire che è come sparare sulla crocerossa, però secondo me ogni tanto è utile farlo, soprattutto se certa robaccia viene ripresa da tg nazionali e data in pasto alla gente come "opinione autorevole e disinteressata".
@ adduso
Purtroppo capisco benissimo quello che dici. La mia era ovviamente la speranza di uno che non conosce direttamente la situazione siciliana. Non faccio fatica a credere a quello che dici.
santi numi, ma anche dall'estero scrivono articoli del genere? Non l'avrei mai detto. Bleah
no!!!!!!! fino al 2013 sarà dura conservare la mente vergine!
non mi farò stuprare il cervello da quel nano psicopatico!
Stanno facendo a pezzi giustizia e democrazia dopo avere fatto vedere la pagliuzza nell'occhio ma non la trave.
Con il decreto sicurezza si è inserita la norma di sospensione di processi in corso (tra cui guarda caso il Suo), poi con la scusa della privacy si è fatto il decreto sulle intercettazioni che le proibiscono per reati fino a 10 anni e cosa ancora più grave, puniscono con pene altissime i giornalisti e gli editori che pubblicano notizie su procedimenti in corso.
La lega pur di arrivare al famigerato federalismo approva tutto, sono solo un comitato d'affari!
Solo Di Pitro fa opposizione e il PD ancora prova a dialogare, lasciamo perdere Casini che prova ogni tanto a dire qualcosa e addirittura quasi quasi si scandalizza pure lui!
Copiate e incollate questo per chi vuole.
http://voglioscendere.ilcannocchiale.it/post/1942258.html
@ il picchio
Hai ragione. La lega, che una volta faceva della legalità il suo cavallo di battaglia, ora della legalità se ne strafotte e, per approvare il federalismo, si sta svendendo vergognosamente.
Questo è il colmo.. la logica è andata a farsi fottere insieme all'etica! O si fa qualcosa di serio o tanto vale prepararsi a "non farci caso" ..
Oggi FT cambia rotta..."Editoriale del quotidiano britannico: «Una volta di più, Berlusconi si concentra su se stesso e non sull’Italia»"
Posta un commento