domenica 7 settembre 2008

Il cuore nero di Milano


L'apologia di fascismo è un reato previsto dalla legge del 20 giugno 1952, n. 645 (contenente "Norme di attuazione della XII Disposizione Transitoria e finale (comma primo) della Costituzione"), anche detta "legge Scelba", che all'art. 4 sancisce il reato commesso da chiunque "fa propaganda per la costituzione di un'associazione, di un movimento o di un gruppo avente le caratteristiche e perseguente le finalità di riorganizzazione del disciolto partito fascista, oppure da chiunque "pubblicamente esalta esponenti, princìpi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità antidemocratiche".

La "riorganizzazione del disciolto partito fascista" viene riconosciuta "quando un'associazione, un movimento o comunque un gruppo di persone non inferiore a cinque persegue finalità antidemocratiche proprie del partito fascista, esaltando, minacciando o usando la violenza quale metodo di lotta politica o propugnando la soppressione delle libertà garantite dalla Costituzione o denigrando la democrazia, le sue istituzioni e i valori della Resistenza, o svolgendo propaganda razzista, ovvero rivolge la sua attività alla esaltazione di esponenti, principi, fatti e metodi propri del predetto partito o compie manifestazioni esteriori di carattere fascista."

Da ieri apre ufficialmente a Milano in via San Brunone 17, angolo via Pareto, il circolo neofascista-neonazista denominato Cuore Nero. Se avete voglia e tempo da buttare, andatevi a fare un giro sul sito web. Vi accoglierà il battito di un cuore pulsante, corredato da uno stemma circolare nero dove campeggia un simpatico teschio altrettanto nero sullo sfondo di una coccarda tricolore: ai lati due spighe di grano a velato ricordo del regime fascista. C'è una grande collezione di foto dell'orgoglio neo-fascista: talmente vigliacchi da riprendersi sorridenti sfoggiando il saluto romano, ma con le facce nascoste e censurate.

L'inaugurazione non è stata delle più felici. Ad attendere i ragazzi con le teste rasate e giubbotto nero (una cinquantina circa), un gruppo di cinquecento manifestanti legati ai centri sociali, a Rifondazione Comunista e ai comitati antifascisti (Caf), che hanno tentato di rompere il cordone di polizia predisposto. Qualche carica, qualche fumogeno, qualche manganellata: giusto per immedesimarsi completamente nello spirito neofascista. La scintilla è scattata quando un anziano consigliere di zona della Lega Nord, tale Costante Ranzini, vestito di tutto punto, con camicia nera e fazzolettino verde al collo, si è diretto in modo provocatorio verso la zona dei manifestanti. Dopo aver scatenato il putiferio, se ne è andato sprezzante, commentando sarcastico: "Si vede che è una piazza libera".

Se si considera che il nuovo circolo Cuore Nero sorgerà a pochi metri dal centro sociale Torchiera e a cento metri dal campo rom del Triboniano e di Via Barzaghi, si capisce come la situazione sia di una delicatezza estrema. Il tutto nel silenzio complice delle istituzioni milanesi che permettono ad un centro dichiaratamente ed orgogliosamente neofascista di sorgere nel territorio della città coperto per giunta dalla protezione di un cordone di polizia. Che la tensione sia altissima in quella zona di Milano lo dimostra il fatto che il circolo Cuore Nero sarebbe dovuto nascere già tempo addietro. L'incendio doloso dell'aprile 2007 aveva però devastato i locali di un ex negozio di lapidi mortuarie dove avrebbe dovuto avviarsi l'attività del circolo neofascista, ufficialmente circolo culturale. Lo smacco aveva suscitato allora feroci tentativi di vendetta a stento sopiti grazie anche all'intervento di esponenti di Alleanza Nazionale: "State tranquilli camerati, prima o poi gliela faremo pagare".

L'intento è palese: aprire anche a Milano centri sociali di destra e costituire zone off-limits per la sinistra, sul modello romano. Un salto rispetto alla precedente esperienza della “Skin House”, adibita quasi esclusivamente a concerti e a grandi bevute di birra, in via Cannero, alla Bovisa, in un luogo estremamente isolato, a ridosso della massicciata della ferrovia.

Questo di Cuore Nero è qualcosa di più: è un primo insediamento ufficialmente riconosciuto che faccia da polo attrattore per tutti quei gruppi neofascisti che popolano Milano e provincia. Ma non solo. Una gran parte di questi aspiranti neo-camerati fa parti di gruppi della tifoseria organizzata che ogni domenica riempiono le curve di San Siro, sponda Inter. Non è un segreto che la tifoseria interista inglobi al suo interno frange di estrema destra spiccatamente razziste. L'esaltazione malata per il calcio mischiata all'esaltazione malata per un nefasto ideale politico: un cocktail potenzialmente micidiale.

Se volete capire il tenore del livello culturale di tale associazione, leggete alcuni commenti lasciati sul guest book del sito web. Ne riporto solo alcuni, i più "significativi."

ANIMANERA: "Andate, azzannate e mostrateci i denti sporchi di sangue... Noi prenderemo a calci i brandelli del nemico!"

PEPPE: "Ciao a tutti i camerati d'Italia. Ho appena visto al TG le cazzate ke hanno combinato i rossi durante l'inaugurazione della nuova sede. Esprimo la mia solidarietà alle loro madri per aver messo al modo dei coglioni simili!!! W il duce e W tutti i camerati!!!"

ZWILLINGER: "Un saluto romano a tutti voi. Ragazzi spero di vedervi domenica allo stadio, da Catania saliremo in tanti felici di rivedervi!!! Spero che oggi sia andato tutto bene. Ho sentito in TV di un po' di cazzi per colpa delle zecche! A sostegno di una fede".

GUEST: "Cosa hanno combinato oggi i bastardi compagni? Spero che la polizia li abbia fatti viola di manganellate! Sieg Heil!"

TERA: "Presto spero che ancora una volta tutte le piazze d'Italia gridino un solo coro: W il Duce!"

ALE.BRIXIA: "Saluti dalla Comunità Militante Bresciana! H.H. (Heil Hitler n.d.r.)"

Da oggi, Milano ha un cuore nerissimo.

11 commenti:

Alfiere ha detto...

A proposito, hai sentito che l'unione europea ha deciso ufficialmente che l'italia non è razzista?

Dio ci salvi.

Anonimo ha detto...

Guarda, commentando la notizia su un'altro blog ci siamo fatti la stessa domanda: che fine a fatto il reato di apologia di fascismo? Magistratura sveglia!

Anonimo ha detto...

Fascisti di sempre..
braccio armato del capitale. Per me non sono loro quelli insidiosi, ma chi li maneggia per scopi differenti dall'ideale, per quanto sbagliato sia. Il bello è che loro non lo sanno. Guardiamoci negli occhi, sono più pericolosi quattro idioti in camicia nera o chi sta portando il nostro paese allo sfascio?

Federico ha detto...

@ prez

Certo, il problema non sono loro in quanti tali (una sparuta minoranza di minorati mentali), quanto coloro che li controllano, li coprono, li difendono e permettono loro di aprire centri manifestamente filofascisti. E' questo lento processo di sdoganamento del fascismo, questo revisionismo strisciante che si fa sempre più forte e che passa dall'idea di intestare strade ad Almirante, alla solita mancata partecipazione di berlusconi alla festa del 25 aprile, alle ultime dichiarazioni di Alemanno che, tornando indietro di dieci anni rispetto al suo capo, nega che il fascismo sia stato "il male assoluto". E' innegabile che la destra più estrema e più nostalgica del regime oggi si senta più forte che mai rispetto ad un passato non molto lontano in cui era stata quasi del tutto emarginata. Questo, secondo me, è una minaccia da non sottovalutare.

Federico ha detto...

Ah, dimenticavo. Oggi La Russa ha commemorato i morti di Salò. Ha detto che meritano rispetto pur essendo "su posizioni differenti".
Capisci? Ora essere filofascisti significa essere su una posizione "differente".

Anonimo ha detto...

Ho letto di quel fenomeno leghista, presente all'inaugurazione del circolo, con camicia nera e fazzoletto verde..pensa l'assurda ignoranza. Bossi è stato condannato per il reato di vilipendio alla bandiera italiana per averla in più occasioni, il 26 luglio e il 14 settembre 1997, pubblicamente offesa usando, nella prima occasione la frase "Quando vedo il tricolore mi incazzo. Il tricolore lo uso per pulirmi il culo", nel secondo caso, rivolto ad una signora che esponeva il tricolore, "Il tricolore lo metta al cesso, signora", nonché di aver chiosato "Ho ordinato un camion di carta igienica tricolore personalmente, visto che è un magistrato che dice che non posso avere la carta igienica tricolore". E i braviragazzi di cuore nero vanno a braccetto con sti tipi, con il legante comune del "dagli allo zingaro!" Se non fosse così tragico sarebbe da sganasciarsi.

Federico ha detto...

Gravissimo poi ritengo sia il fatto che questo centro sorga a cento metri da un campo rom. Speriamo di non dover essere qui tra qualche tempo a commentare episodi spiacevoli..

Anonimo ha detto...

..incredible

Anonimo ha detto...

sentito la russa???

Federico ha detto...

Sì, sì, ho sentito. Secondo me il problema è più serio di quello che si vuol far credere. Non può essere un caso questo fuoco incrociato di dichiarazioni revisioniste. Dopo tutto Dell'Utri l'aveva annunciato in campagna elettorale che avrebbero cambiato i libri di testo..

Alessandro ha detto...

Penso che questa povera patria come diceva Ill,mo DUCE stia perdendo i suoi valori cari camerati è ora di tornare in piazza e farci sentire ad lata voce difendere la patria la famiglia il lavoro e l'amore per coloro che sono morti per i valori della patria Dio Patria Famiglia