martedì 13 maggio 2008

Le due Facci della stessa medaglia

Se non fosse grottesco sarebbe divertente.
Divertente vedere come "tutti i pesci", uno dopo l'altro, "vengono a galla", per dirla con una vecchia filastrocca. Travaglio è stato un genio. Con una semplice incursione di pochi minuti a Che tempo che fa ha smascherato in un colpo solo i benpensanti della politica, i servi, i padroni, i complici, gli omertosi, gli amici finti-nemici, i nemici finti-amici. Ha smascherato la volgare grettezza della destra. Ha smascherato la vomitevole ipocrisia della sinistra. Tutti ci sono cascati e continuano a cascarci. La lista è lunga e si allunga di giorno in giorno. Si fa difficile tenerne il conto.

Vorrei porre l'attenzione su due esempi lampanti delle due categorie. E' divertente, ripeto, se non fosse grottesco.

Esempio lampante di volgare grettezza della destra: Filippo Facci.
Costui, fervente craxiano ed orgoglioso di esserlo ("Craxi almeno ha arricchito l'Italia"), senza nemmeno una laurea, è una delle prime firme de Il Giornale, il quotidiano di regime di proprietà della famiglia Berlusconi. Da giorni scrive articoli sempre uguali. In una sorta di mantra di autoconvincimento, taglia e impasta le stesse frasi, gli stessi paragrafi, cambia il titolo, aggiunge qualche insulto qua e là. Sul blog Macchianera e su Il Giornale ha sfornato in sequenza "Narco Travaglio (nuova edizione! 2 milioni di contatti!)", "Travaglio: il megafono delle procure", "Il prossimo libro di Marco Travaglio" e "Travaglio fa il martire ma vende bufale".
Se avete voglia, e uno stomaco forte, andateveli a leggere. Sono tutti uguali. Gli è andato in loop il cervello, verrebbe da dire. Una sorta di schizofrenica ripetizione ad nauseam degli stessi concetti, degli stessi vigliacchi attacchi alla persona, degli stessi patetici insulti sparsi qua e là a nascondere il vuoto di un'argomentazione improponibile.
Il nucleo centrale, par di capire, si basa sul fatto che le accuse volte a Schifani sono "irrilevanti perché stiamo parlando di persone che Renato Schifani ha frequentato 30 anni fa (nel 1979) e che solo 18 anni dopo sono state riconosciute come mafiose". Ogni cittadino moralmente onesto dovrebbe sentirsi offeso da un ragionamento del genere. E' un'offesa all'intelligenza, è un'offesa al lavoro dei tanti magistrati antimafia, è un'offesa a coloro che tentano di inculcare nella testa delle persone un minimo di senso civico.
Ma il sig. Facci crede che un mafioso diventi tale nel momento in cui viene condannato? Ha letto qualcosa il sig. Facci su come è strutturata la mafia in Sicilia? Non sa il sig. Facci che in un comune quale quello di Villabate la mafia è da decenni un fenomeno endemico, dove chiunque è al corrente di tutto, di quali famiglie comandano, di chi ha il potere, di chi muove i fili, di chi fa il brutto e il cattivo tempo? Se vivi a Villabate, se fai politica a Villabate, sei intraprendi degli affari a Villabate sai benissimo con chi hai a che fare. Il resto sono chiacchiere date in pasto alla gente.
Non vado oltre nell'analisi, anche perchè c'è ben poco da analizzare. Il resto è un'accozzaglia di "Travaglio è un cialtrone...manipola la realtà...dice cretinate...è uno scarabeo stercorario". La povertà intellettuale che traspare da certi articoli è disarmante. E' la stessa povertà intellettuale di un Gasparri o di un Fede, di un Calderoli o di un Giordano.

Esempio lampante di vomitevole ipocrisia della sinistra: Giuseppe D'Avanzo.
Giornalista, proveniente dal Corriere della Sera è approdato a Repubblica nel 2000. A lui quest'oggi è stato affidato il compito di commentare il caso-Travaglio. E' l'unico articolo apparso su Repubblica in cui viene espressa un'opinione sulla vicenda, quindi è da intendersi che il pensiero espresso sia quello condiviso anche dalla redazione. Ebbene, il risultato è, anche in questo caso, una ridda di argomentazioni da far accapponare la pelle. Dice: "A Travaglio appare sufficiente quel rapporto lontano nel tempo tra Schifani e Mandalà - non si sa quanto consapevole (il legame tra i due risale al 1979; soltanto nel 1998, più o meno venti anni dopo, quel Mandalà viene accusato di mafia) - per persuadere un ascoltatore innocente che il presidente del Senato sia in odore di mafia". Sono esattamente le stesse parole di Facci. Da brivido.
Continua: "Se dei legami dubbi di Schifani non si è più parlato non è per ottusità, opportunismo o codardia... Non se n'è più parlato perché un lavoro di ricerca indipendente non ha offerto alcun - ulteriore e decisivo - elemento di verità". Un lavoro di ricerca indipendente??? Ma chi vuoi prendere in giro? Ma se la cosa era così di domnio pubblico, così innocente, così irrilevante, mi potrebbe spiegare il sig. D'Avanzo da dove deriva l'isteria collettiva, scaturita una volta che tale fatto è stato reso noto (Dio ce ne scampi!) in TV e dato in pasto a poveri ascoltatori inermi e anestetizzati? Poi si avventura in una serie di citazioni più o meno divaganti, cita Bernard Williams, Camus, così, giusto perchè infilarci dentro un paio di filosofi fa sempre figo. Tutto questo per arrivare a dire, con fine dialettica, che quello di Travaglio non è giornalismo di informazione, bensì giornalismo d'opinione.
Eccoci. Missione compiuta.
Passando attraverso l'autorevolezza di filosofi, citati più o meno a sproposito, si arriva a concludere che i fatti presentati da Travaglio, in realtà, per il modo in cui sono stati presentati, non devono essere considerati esattamente dei "fatti", bensì opinioni.
Applausi.
E poi via con i consueti attacchi alla persona. Questi però sono eleganti. Non come quelli di un Facci qualsiasi. La sinstra, quando insulta, lo fa sempre con eleganza. Questo bisogna riconoscerlo. Vuoi mettere essere insultato da un intellettuale di sinstra? Tutta un'altra roba.
Secondo il nostro D'avanzo, Travaglio compirebbe costantemente un'opera "insidiosa di avvelenamento del metabolismo sociale nutrendolo con un risentimento che frantuma ogni legame pubblico...". Travaglio "manipola e confonde... indebolisce le istituzioni... non rimuove alcun problema e pregiudica ogni soluzione... lavora per un'agenzia del risentimento che produce un cattivo giornalismo... fa pratica scandalistica e commerciale... trasforma in qualunquismo antipolitico una sana, urgente, necessaria critica alla classe politico istituzionale... confonde le carte ed è insincero".
Bingo. Il lavoro di uno dei pochi giornalisti liberi distrutto e screditato nel giro di due paragrafi. Disarmante.

Ultima nota: la censura sul pensiero di Dario Fo.
Fo si è espresso a favore di Travaglio bacchettando con lucidità l'informazione di regime tutta.
Su Corriere.it per trovare il pezzo su Dario Fo dovete cliccare su un link seminascosto a metà pagina dal titolo fuorviante "Caso Travaglio, Fiorello: Storia non divertente". Cosa c'entri Fiorello non si capisce bene.
Su Repubblica.it, invece, si sono tolti il pensiero. Il caso-Travaglio è già scomparso completamente dalla home page.

Auguri.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Questo Facci è davvero un giornalista pessimo. E si vede anche dal giornale in cui scrive...

Nala ha detto...

A proposito del buon Dario... ecco qua: http://temi.repubblica.it/micromega-online/dario-fo-siamo-tutti-marco-travaglio-audio/
...parla anche del rifiuto di alcuni giornali di pubblicare il suo pezzo...una delle analisi migliori sulla situazione dell'opposizione. Ovviamente a farla non è un politico.
Su Facci non esprimo un' opinione perchè non mi piace darmi al torpiloquio.

http://paroleturchine.wordpress.com/

Alfiere ha detto...

Come sempre articolo molto bello...

Solo una cosa:

"Ma chi vuoi prendere per in giro?"

dì la verità, la frase che avevi in mente non finiva con "in giro"! :-D

Bravo, è sempre un piacere leggerti

Federico ha detto...

Grazie! Sì, in effetti mi sono contenuto...hihihi...

Raimondo - Niente Barriere ha detto...

Ciao! Anche io ti ho appena aggiunto nella sezione "Scambio Link".
Ti faccio i complimenti per il post e vorrei aggiungere che la cosa che mi fa più incazzare è che un comico (Beppe Grillo) ci informa da anni in largo anticipo su qualsiasi mossa del palazzo: (bond argentini, parmalat, telecom, unipol, etc)
Il bello è che non ne sbaglia una.
Disarmante!
Travaglio rappresenta oggi uno dei pochissimi giornalisti che dimostrano di saper fare quel nobilissimo mestiere in Italia..
Ieri in un post ho scritto che l'Italia è diventato un paese dove raccontare la verità, toccando la politica, fa scoppiare un tamtam mediatico che neanche il peggior crimine al mondo(stupro, pluriomicidio, etc) è capace di fare.
In più credo che a breve questa gente cercherà di mettere le mani sulla Rete, anche se tutto sommato sono ottimista, fino adesso la Rete ha sempre trovato una soluzione per qualsiasi problema, speriamo che quando arriveranno questi problemi, si trovi per tutti una soluzione.
Un saluto da Raimondo

Niente Barriere

Luca ha detto...

Facci è di un'arroganza senza precedenti. Me lo sono "gustato" a Matrix questa sera.

Alfiere ha detto...

Luca, sei un coraggioso...

io appena l'ho visto ho spento la TV. Perchè devo farmi del male da solo?

Luca ha detto...

non ho spento perchè, per fortuna, c'erano Barbacetto e Di Pietro

Giuseppe Gatto ha detto...

che "facci" de culo!!!

Roberto ha detto...

Facci è un personaggio sconcio. Potete gustarlo in tutta la sua volgarità sul blog di macchianera, utile anche per dirgli in faccia cosa pensate di lui.