lunedì 14 luglio 2008

I cannibali


Daniele Martinelli stamane sul suo blog così dava la notizia: "Arrestato l'Abruzzo".

Sono 35 in tutto gli indagati, tra assessori e consiglieri regionali, oltre ovviamente al Presidente della regione Ottaviano del Turco. Cinque di loro sono in carcere (Quarta, Boschetti, Zelli, Cesarone, Conga), quattro agli arresti domiciliari (Masciarelli, Domenici, Mazzocca, Bucciarelli), ad uno è stato applicato il divieto di dimora a Pescara (Di Stanislao). Insomma, un'intera giunta regionale in manette. Le accuse vanno dalla corruzione, alla truffa, alla concussione per gestione privata nella sanità, all'associazione a delinquere. Ad Ottaviano Del Turco, esponente di spicco del partito di Walter Veltroni, ovviamente, essendo Presidente della regione, sono stati imputati tutti e quattro i reati. Accuse gravissime che infangano un'intera classe dirigente, decapitata in toto, e che lasciano di conseguenza una regione intera allo sbando.

Una nuova Tangentopoli in piena regola. Ma ingigantita a dismisura. Qui si parla di mazzette e movimenti di denaro sporco per 14 milioni di euro, nell'ambito della vicenda della cartolarizzazione di un miliardo di euro della sanità abruzzese. Una mostruosità. Non a caso la sanità dell'Abruzzo è ormai al collasso e naufraga nei debiti da anni.

Quando l'inchiesta era partita a gennaio, Ottaviano Del Turco si era detto assolutamente tranquillo. Spavaldo aveva dichiarato: "Si chiarirà tutto in brevissimo tempo". E infatti aveva ragione. Sono bastati poco più di cinque mesi alla magistratura per falciare un'intera giunta regionale.

Ma chi è Ottaviano Del Turco? Questo particolare personaggio, che vanta come titolo di studio la licenza media inferiore, è cresciuto come sindacalista fino ad arrivare a dirigere per molto tempo la CGIL. Socialista da sempre, in seguito a Tangentopoli subentra a Craxi alla guida del PSI e riesce ad ottenere prima un seggio alla Camera e poi uno al Senato. Nel 2000, sotto il secondo governo Amato, è per un anno Ministro delle Finanze. Sarà anche Presidente della Commissione Antimafia. Nel 2004 viene eletto al Parlamento europeo nelle file dell'Ulivo. L'anno dopo lascerà Strasburgo per assumere la carica di presidente della regione Abruzzo nella coalizione dell'Unione. Dal maggio del 2007 fa parte a tutti gli effetti dei 45 membri del Comitato nazionale per il Partito Democratico (PD). Insomma, per uno che ha finito a stento la scuola media, una carriera a dir poco esaltante. Dalla scorsa notte è in manette nel carcere di Sulmona.

Fin qui, niente da dire. La solita storia all'italiana. Nessuno si è mai illuso che le mazzette siano finite di circolare dopo l'inchiesta Mani Pulite e quindi la notizia fa sì scalpore, ma non impressiona più di tanto. Roba già vista. Stupirebbe il contrario: trovare una giunta regionale che lavora nel rispetto della legalità.

Ciò che sconcerta, o forse no, è la reazione avuta dal mondo politico. L'indice di un paese marcio fino al midollo che si regge su interessi partitici marci fino al midollo. L'unica voce che ha preso immediatamente le distanze da Del Turco e dalla sua giunta di ladri è stato manco a dirsi Di Pietro che, fedele al suo famoso "giustizialismo manettaro", ha avuto il coraggio, unico tra tutti, di chiamare le cose con il proprio nome: "Stiamo tornando a Tangentopoli". Ha fatto anche sapere che tutti gli esponenti dell'Idv nella stessa coalizione di Del Turco presenteranno una mozione di sfiducia come segno di denuncia nei confronti dei loro ex-alleati, in modo da andare immediatamente alle elezioni anticipate.

Per il resto, stiamo assistendo, ora dopo ora, a dichiarazioni vomitevoli di ancora più vomitevoli esponenti politici. Alcune di esse al limite del delirio. Le voglio elencare perchè sia evidente la loro vergogna. Non c'è bisogno di alcun commento.

Silvio Berlusconi: "Spesso i teoremi accusatori sono infondati. Mi sembra molto strana una decapitazione completa, quasi una retata, di un intero governo di una regione. C'è la necessita ab imis di una riforma del sistema giudiziario italiano".

Marco Pannella: "Non evocherò oggi la parola "razzia" che usai anni fa. Preferisco non esprimermi e non per dubbi sulle qualità umane e politiche di coloro che sono stati arrestati, a partire da Ottaviano del Turco, ma per rispetto del dovere di conoscenza e di informazione sui fatti. Formulo sinceri auguri al mio compagno e amico Ottaviano del Turco e al per me sconosciuto magistrato che si è assunto la responsabilità che si è assunto, del quale mi trovo a dover constatare che d'ufficio purtroppo fa parte di quella associazione per delinquere sul piano tecnico che imputo al regime italiano".

Francesco Cossiga: "Non basta combattere il Cavaliere. La magistratura militante lo vuole mettere in galera. L'arresto di tutta la giunta regionale Pd dell'Abruzzo è il primo avvertimento".

Renato Brunetta: "Ottaviano è un amico. Una persona che conosco e quindi dal punto di vista personale questa notizia è un dolore. L'atteggiamento che ha avuto la mia parte politica, negli anni è sempre stata quella del totale garantismo e continueremo ad averlo".

Cauto e pacato invece, come al solito, Walter Veltroni. Un colpo al cerchio e uno alla botte: "Sono stupito ed amareggiato. Esprimo vicinanza umana al Presidente della regione Abruzzo, ma ribadisco la piena fiducia nella magistratura".

Il fatto che Ottaviano Del Turco, personaggio di spicco del Partito Democratico, abbia ricevuto attestati di stima e solidarietà da parte di tutta la maggioranza in blocco è un chiaro segnale, se ce ne fosse ancora bisogno, dello stadio terminale a cui è giunta la vera metastasi del nostro paese, vale a dire quel pastone di partiti-fotocopia accomunati da un identico interesse: spolpare lo stato come cannibali e, nello stesso tempo, garantirsi la sopravvivenza perpetua.

Chiudo proponendo la dichiarazione del figlio del ladro latitante, degno erede di suo padre.

Bobo Craxi: "Non sono sorpreso. E' il clima politico di questo paese: è rinato lo scontro con la magistratura. Questo è solo un colpo della guerra che stanno combattendo. Deve essere successo qualcosa di molto grave per privare della libertà un uomo politico che per giunta è Governatore di una regione. Se così non fosse siamo di fronte a un gesto politico clamoroso. Parlerei di razzismo giudiziario. E' più semplice colpire un uomo politico debole come Del Turco che altri. Non c'è nulla che giustifichi la privazione della libertà. Sono solidale con lui, un uomo politico di grande valore, grande sindacalista. Ho con lui un rapporto di amicizia di cui sono assolutamente geloso".

A' Bobo, non te preoccupa'. Non to' o ruba nessuno.

9 commenti:

Roberto ha detto...

Stessa solidarietà bipartisan che ci fu con Mastella. Fanno schifo in blocco da destra a sinistra. Ma quand'è che la gente si sveglierà?

Anonimo ha detto...

Scusa, ma cosa ti aspettavi da Bobo?
Stasera in tv intervistavano la sorella (sai com'è, la politica è cosa loro...) che andava in onda con il poster del babbo alle spalle (quel pezzo di galantuomo) per vedere se a forza di riproporcelo, più da morto che da vivo, si riesca a riabilitane la memoria. Ma ti ricordi il polverone che alzò Beppe l'ultima volta che fu ospite in tv, quando fece la battuta dei socialisti ladri in Cina? Attualissima ancora oggi!
Gianni.

Arcureo ha detto...

Signurdunsignur... Bobo Craxi rasenta il ridicolo. No scusa è ridicolo!

"Deve essere successo qualcosa di molto grave per privare della libertà un uomo politico che per giunta è Governatore di una regione"

Si, ostia! Ha rubato! Ecco cos'è successo "di grave"

E che sia governatore di una regione che stracazzo c'entra? La legge è o non è uguale per tutti?
(Vabbè ora dopo il Lodo Bugs Bunny un po' meno...)

Comunque il sangue non è acqua, evidentemente...

Anonimo ha detto...

La stessa cosa è già successa 15 anni fa, quando c'era una giunta Dc arrestata per intero... Tutti condannati in primo e secondo grado e poi, depenalizzato l'abuso d'ufficio, tutti assolti dalla cassazione.

Anonimo ha detto...

Ciao Fede:
Condivido quasi totalmente il post: il paese è marcio, la classe politica pure: c'è ancora bisogno dell' azione della magistratura.
Alcune note invece non le condivido: tipo la licenza media ... non è una laurea che ti offre un passaporto politico.
Poi tra le dichiarazioni di Berlusconi (terribili) e quelle di Veltroni (piena fiducia nella magistratura) ci vedo un abisso.

Federico ha detto...

Ciao psa,
sai, per il fatto della terza media, sarei d'accordo con te se questo tizio non fosse diventato ministro delle finanze. Da un ministro delle finanze mi aspetto come minimo che abbia una laurea in economia, altrimenti stiamo parlando del paese dei balocchi.

E' ovvio che ci sia un abisso tra le dichiarazioni di veltroni e quelle di B. e infatti veltroni l'ho citato a parte, facendo notare la sua posizione scomoda di chi deve in qualche modo difendere la reputazione del proprio partito ma anche dimostrare fiducia nei giudici.

Anonimo ha detto...

In Italia c'è la prassi di mettere ministri politici che poi si avvalgono di tecnici: se pensi che Castelli (ingegnere) ha fatto il ministro della Giustizia ...
Anche se alcuni ministeri (come quest'ultimo) sono delicati: un avvocato come ministro della Giustizia potrebbe fare gli interessi della sua parte professionale.

Prefe ha detto...

Pannella vince l'oscar del disgusto per il suo commento

Anonimo ha detto...

ciao... ma come... Pannella non fa nessun sciopero della fame? ecco perché piove sempre... beh che dire... è quasi ammirevole la solidarietà dei compagnidimerendefurbettidiquartiere verso il loro amico del Turco...