Ormai vedo che la mania si è diffusa anche a sinistra. Una mania che, in una deriva che pare inarrestabile, fluisce per osmosi da destra a sinistra. La mania dell'usare le parole a vanvera, giusto per riempirsi la bocca, col fine di segare con un colpo di vocabolario tutta una serie di problematiche più o meno attuali, più o meno vere, più o meno importanti. Per dirla in breve: gettare fumo sulla realtà con l'intento di scolorirla e privarla del suo significato originario.
Per entrare nel concreto, in questi ultimi giorni ho sentito una ridda di voci che si sono levate dai giornali, dalle televisioni, perfino dai blog, che denunciano l'antipolitica populista e demagoga basata sull'insulto sistematico, promossa da Beppe Grillo nel suo intervento a Piazza Navona. Eccole qui, le paroline incriminate: antipolitica, populismo, demagogia, insulto. Quando si vuole liquidare Grillo, lo si taccia di una di queste quattro cose e il gioco è fatto. Il cuore è contento, la mente torna serena. Come se, liquidato Grillo con una battuta, le problematiche che egli solleva si dissolvessero d'incanto.
Se questo era fino a poco tempo fa un giochino, abbastanza sporco ma comprensibilissimo, caro soprattutto alla destra, smaniosa di screditare una voce contrastante, mi fa molto più strano sentire le stesse identiche parole da parte di chi, ogni giorno, denuncia l'ipocrisia della propaganda di regime. Non ultimo Walter Veltroni, che parlando dell'intervento di Grillo a piazza Navona, l'ha descritto come nient'altro che "una caterva di insulti".
Siccome io l'intervento di Grillo l'ho seguito tutto e non mi pareva di aver sentito alcun insulto (se non il "vaffa" finale a tutta la casta, che ormai è più una griffe che altro), me lo sono riascoltato di nuovo, nel caso mi fossi perso qualcosa. Ma purtroppo, non ci ho trovato niente di tutto ciò. Non ci ho trovato populismo, non ci ho trovato demagogia, non ci ho trovato antipolitica. Sempre che queste tre parole non significhino denunciare a 360° e senza sconto alcuno lo stato pietoso in cui versa il paese. Questa a casa mia si chiama libertà di espressione.
Voglio ripercorrere i passi salienti dell'intervento di Grillo. Alla fine mi dite dove sta la demagogia e il populismo in tutto ciò.
"La prima cosa che doveva fare la sinistra, una volta salita al governo, era una legge sul conflitto di interessi, ma non l'ha fatta perchè gli interessi erano anche i loro".
"Veltroni non ha nè cuore, nè polmoni, nè cervello. Non capisco i suoi discorsi. La prima cosa che ha fatto è stata andare a parlare di Istituzioni dallo psiconano, un prescritto iscritto alla P2, invece che dai suoi collaboratori e dai suoi alleati. In tre mesi ha sciolto il governo, ha perso il comune di Roma e disintegrato tutti i partiti della sinistra".
"Lo Stato è ormai fallito. Paghiamo più di 3 miliardi di euro al mese di interessi sul debito pubblico. A fine 2008 saranno state chiuse 300.000 aziende. Le restanti sono in mano alle banche per debiti fino a 780 miliardi di euro. Tra un po' falliranno anche le banche e dovremo mettere l'esercito a presidiarle".
"Le votazioni sono state illegali, con una legge elettorale che non permetteva di scegliere il candidato".
"Ci sono 18 condannati in via definitiva in Parlamento. Se Mangano è un eroe, loro sono i supereroi con il superpotere del silenzio: non parleranno mai contro il loro padrone".
"Che differenza c'è tra le leggi di Berlusconi che ammazzano 100.000 processi e l'indulto?"
"Ci sono 1300 assassinati sul lavoro e non si investe nulla sulla sicurezza dei lavoratori".
"Il lodo Alfano difende la banda dei quattro. Potranno delinquere senza che gli succederà nulla. Chi è questa gente? Schifani, con amicizie per lo meno dubbie. Berlusconi, prescritto, condannato per falsa testimonianza, iscritto alla P2. Fini, la badante di Berlusconi, a prendere il sole sullo yacht di Tronchetti Provera nel momento in cui Telecom si appresta a lasciare a casa 20.000 famiglie. Così come Alitalia ne licenzierà 8000 e la Fiat licenzierà a piacere".
"Nessuno vi ha mai detto perchè abbiamo i rom in Italia. Ve lo dico io. C'è stato un baratto. 22.000 imprese italiane in Romania finanziate con i nostri soldi al posto di 220.000 rumeni qua".
"Napolitano "Morfeo" sonnecchia. Firma il patto dei quattro. Ve lo immaginate Pertini che firma una legge che lo rende immune dalla giustizia italiana? Quando c'era la polizia a Chiaiano nella sua città, lui era a Capri a sentire della musica con due inquisiti, Bassolino e la moglie di Mastella. Che esempio ho io da questa gente?"
Mi spiace. Potete continuare a chiamare tutto ciò con i nomi che più vi aggradano: populismo, qualunquismo, demagogia, antipolitica, insulto, giustizialismo, deriva forcaiola. Potete creare frasi bellissime con tutte queste parole, potenti e altisonanti. Il populismo qualinquista dell'antipolitica. Il giustizialismo demagogico con deriva forcaiola. La demogia populista basata sull'insulto. Il qualinquismo giustizialista di un'antipolitica demagogica. Potete divertirvi a crearne di altre, e sempre più pompose e roboanti.
Potete anche chiamare tutto ciò semplicemente Pippo, Pluto, Paperino o cippirimerlo. Fate come volete.
Il problema è che i nervi scoperti toccati da Grillo, una volta eliminato Grillo, sempre scoperti rimarranno. E prima o poi qualcuno ne dovrà rendere conto. Che piaccia o non piaccia. Il dramma vero di questo paese è che gli unici che osano denunciare "la nudità del re" sono dei comici. Basterebbe questo per prendere una buona volta sul serio le parole di Grillo:
"Questo Stato è fallito".
Per entrare nel concreto, in questi ultimi giorni ho sentito una ridda di voci che si sono levate dai giornali, dalle televisioni, perfino dai blog, che denunciano l'antipolitica populista e demagoga basata sull'insulto sistematico, promossa da Beppe Grillo nel suo intervento a Piazza Navona. Eccole qui, le paroline incriminate: antipolitica, populismo, demagogia, insulto. Quando si vuole liquidare Grillo, lo si taccia di una di queste quattro cose e il gioco è fatto. Il cuore è contento, la mente torna serena. Come se, liquidato Grillo con una battuta, le problematiche che egli solleva si dissolvessero d'incanto.
Se questo era fino a poco tempo fa un giochino, abbastanza sporco ma comprensibilissimo, caro soprattutto alla destra, smaniosa di screditare una voce contrastante, mi fa molto più strano sentire le stesse identiche parole da parte di chi, ogni giorno, denuncia l'ipocrisia della propaganda di regime. Non ultimo Walter Veltroni, che parlando dell'intervento di Grillo a piazza Navona, l'ha descritto come nient'altro che "una caterva di insulti".
Siccome io l'intervento di Grillo l'ho seguito tutto e non mi pareva di aver sentito alcun insulto (se non il "vaffa" finale a tutta la casta, che ormai è più una griffe che altro), me lo sono riascoltato di nuovo, nel caso mi fossi perso qualcosa. Ma purtroppo, non ci ho trovato niente di tutto ciò. Non ci ho trovato populismo, non ci ho trovato demagogia, non ci ho trovato antipolitica. Sempre che queste tre parole non significhino denunciare a 360° e senza sconto alcuno lo stato pietoso in cui versa il paese. Questa a casa mia si chiama libertà di espressione.
Voglio ripercorrere i passi salienti dell'intervento di Grillo. Alla fine mi dite dove sta la demagogia e il populismo in tutto ciò.
"La prima cosa che doveva fare la sinistra, una volta salita al governo, era una legge sul conflitto di interessi, ma non l'ha fatta perchè gli interessi erano anche i loro".
"Veltroni non ha nè cuore, nè polmoni, nè cervello. Non capisco i suoi discorsi. La prima cosa che ha fatto è stata andare a parlare di Istituzioni dallo psiconano, un prescritto iscritto alla P2, invece che dai suoi collaboratori e dai suoi alleati. In tre mesi ha sciolto il governo, ha perso il comune di Roma e disintegrato tutti i partiti della sinistra".
"Lo Stato è ormai fallito. Paghiamo più di 3 miliardi di euro al mese di interessi sul debito pubblico. A fine 2008 saranno state chiuse 300.000 aziende. Le restanti sono in mano alle banche per debiti fino a 780 miliardi di euro. Tra un po' falliranno anche le banche e dovremo mettere l'esercito a presidiarle".
"Le votazioni sono state illegali, con una legge elettorale che non permetteva di scegliere il candidato".
"Ci sono 18 condannati in via definitiva in Parlamento. Se Mangano è un eroe, loro sono i supereroi con il superpotere del silenzio: non parleranno mai contro il loro padrone".
"Che differenza c'è tra le leggi di Berlusconi che ammazzano 100.000 processi e l'indulto?"
"Ci sono 1300 assassinati sul lavoro e non si investe nulla sulla sicurezza dei lavoratori".
"Il lodo Alfano difende la banda dei quattro. Potranno delinquere senza che gli succederà nulla. Chi è questa gente? Schifani, con amicizie per lo meno dubbie. Berlusconi, prescritto, condannato per falsa testimonianza, iscritto alla P2. Fini, la badante di Berlusconi, a prendere il sole sullo yacht di Tronchetti Provera nel momento in cui Telecom si appresta a lasciare a casa 20.000 famiglie. Così come Alitalia ne licenzierà 8000 e la Fiat licenzierà a piacere".
"Nessuno vi ha mai detto perchè abbiamo i rom in Italia. Ve lo dico io. C'è stato un baratto. 22.000 imprese italiane in Romania finanziate con i nostri soldi al posto di 220.000 rumeni qua".
"Napolitano "Morfeo" sonnecchia. Firma il patto dei quattro. Ve lo immaginate Pertini che firma una legge che lo rende immune dalla giustizia italiana? Quando c'era la polizia a Chiaiano nella sua città, lui era a Capri a sentire della musica con due inquisiti, Bassolino e la moglie di Mastella. Che esempio ho io da questa gente?"
Mi spiace. Potete continuare a chiamare tutto ciò con i nomi che più vi aggradano: populismo, qualunquismo, demagogia, antipolitica, insulto, giustizialismo, deriva forcaiola. Potete creare frasi bellissime con tutte queste parole, potenti e altisonanti. Il populismo qualinquista dell'antipolitica. Il giustizialismo demagogico con deriva forcaiola. La demogia populista basata sull'insulto. Il qualinquismo giustizialista di un'antipolitica demagogica. Potete divertirvi a crearne di altre, e sempre più pompose e roboanti.
Potete anche chiamare tutto ciò semplicemente Pippo, Pluto, Paperino o cippirimerlo. Fate come volete.
Il problema è che i nervi scoperti toccati da Grillo, una volta eliminato Grillo, sempre scoperti rimarranno. E prima o poi qualcuno ne dovrà rendere conto. Che piaccia o non piaccia. Il dramma vero di questo paese è che gli unici che osano denunciare "la nudità del re" sono dei comici. Basterebbe questo per prendere una buona volta sul serio le parole di Grillo:
"Questo Stato è fallito".
13 commenti:
Vi ho premiato col “brillante weblog” … maggiori dettagli li trovate sul mio blog
se vi va possiamo scambiarci il link
ciaooo
http://www.murodemocratico.ilcannocchiale.it
Ciao Fede:
Innanzitutto ti rinnovo i complimenti per i tuoi post anche se non ne condivido i contenuti: comunque stimolano importanti riflessioni e quindi repliche:
Da dove cominciamo: Grillo – antipolitica
Da quasi un anno mi annoio a scrivere sul blog di Grillo per esortarlo a scendere in politica con Di Pietro … Non sono il solo ma a lui non gliene frega nulla. Come ho avuto modo di scrivere nel mio ultimo post a Grillo non interessa la politica: non deve scendere direttamente; basta che appoggi qualcuno: ma lui nicchia, ha appoggiato qualche lista locale qua e la ma senza rilevanza nazionale, continua a dileggiare tutti con i suoi nomignoli, anche Di Pietro: kriptonite. Ora, gli riconosco l’importantissima funzione di denuncia della degenerazione di tutta la politica italiana: è stato unico. Ma ora è tempo di andare oltre: appoggia qualche forza politica (di Pietro?) o scendi direttamente con una tua forza e misurati con le altre: nulla. Non gliene frega nulla: continua imperterrito nel suo show a spalare merda dovunque senza preoccuparsi di fornire una soluzione per pulire. Io non so come la chiami tu, ma per me è antipolitica.
Grillo - insulto
Alla manifestazione di piazza Navona non ha insultato nessuno (a mio parere). Ma è innegabile che insulti tutti quotidianamente dal suo blog.
Hai virgolettato gli interventi di Grillo alla manifestazione che voglio commentare:
1 – Sacrosanto … e c’era anche Di Pietro.
2 – Per la prima parte non in grassetto sono tristemente d’accordo. La seconda parte io la chiamo dietrologia: può essere così oppure no … Ad esclusione della perdita di Roma che è stato il frutto di un madornale errore del PD.
3 – Oddio questo non sono in grado di giudicarlo … speriamo di non far la fine dell’Argentina …
4- Se è per la storia del referendum posticipato, può essere: ma non è lui che deve giudicare. Chi si crede di essere: Berlusconi?
5 – D’accordo, ahimè.
6 – Nessuna.
7 – Sacrosanta ragione …
8 – Il lodo Alfano serve solo per uno: e sai che è.
9 – Ah, questa non la sapevo …
10 – A mio modo di vedere: demagogia. Non sfruttare il fatto che molti italiani non possono fare le vacanze per screditare una persona che le fa; che te ne frega dove va in vacanza. Qui Grillo si dimostra anche un coglione perché la stessa demagogia l’hanno fatta Repubblica e Corriere quando l’hanno messo in prima pagina immortalato a Porto Cervo (una piccola Capri) proprio prima della manifestazione di piazza Navona.
Per quanto riguarda il populismo, questo è argomento difficile: in genere è attività politica e Grillo politico non è … Ma chi sfrutta le sua parole per fare politica può caderci …
Caro Federico; capisco la tua amarezza ma ti invito a non perdere di vista i veri obiettivi. La sinistra, purtroppo, è da sempre divisa su temi più ideologiche che pratici. Cerchiamo di lavorare per trovare anche un punto in comune: se no si fa solo il gioco dell’avversario, quello vero.
Ciao psa, è molto bello questo scambio di opinioni :)
Sono d'accordissimo sul fatto che non bisogna perdere di vista i veri obiettivi. Infatti mi sono ripromesso che questo è l'ultimo post che faccio in tal senso.
Per il resto, una cosa in particolare non condivido: quando dici che grillo, siccome non ha intenzione di entrare in politica, allora fa antipolitica. Io credo che questo sia un concetto un po' pericoloso: pensare che l'unica politica vera sia quella fatta all'interno di un partito. Quando chiunque di noi esprime il suo pensiero e lo fa pubblicamente, quello è già politica. Io e te, nel nostro piccolo, facciamo politica. Travaglio con le sue denunce e i suoi libri fa politica, così come tanti altri. Il fatto di dire "allora se sei tanto bravo vieni tu a governare!" è, ripeto, pericoloso. Anche se fosse vero che grillo non propone soluzioni (cosa per altro falsa), ben venga un grillo che denuncia fino alla nausea le storture della società.
Sicuramente non mi stancherò di sentire "il disco rotto" di grillo (così come l'hanno definito), se non altro fino a quando le cose non cominceranno a cambiare.
punto 2) sono d'accordo. qui grillo sta accusando veltroni anche di colpe non completamente sue.
punto 4) sì, grillo si riferiva proprio al fatto del referendum. E comunque ricorderai che il primo ad averne dato un giudizio tranciante è stato proprio lo stesso calderoli che ha etichettato la propria creatura come "una porcata"
punto 8) è vero ma non si sa mai...
punto 9) beh, il punto non era tanto che napolitano fosse in vacanza, quanto il fatto che se la spassasse con bassolino a qualche chilometro in linea d'aria da dove i disastri di bassolino sono materializzati in quintalate di spazzatura nelle strade
Ciao!
però!
politica...sti politici!
a destra non ladri,a sinistra sono dei "mariuol"...insomma ci fottono da tutte e due le parti,tanto chi ci va di mezoo siamo sempre noi cittadini,lavoratori...
Ciao Fede: si, devo dire che pochi altri blog mi danno il piacere di discutere e commentare i suoi post.
Sulla questione dell'antipolitica l'obiezione è più che ragionevole.
Ma in una democrazia come la nostra la soluzione, lo sbocco deve essere per forza politico. A meno che non si pensi a rivoluzioni. Io non dico che Grillo deve scendere in prima persona: basta che appoggi qualcuno. Ma non lo fa: dice che tutta la politica è cattiva che è tutta casta senza distinzioni. Punto poi non si vuole sporcare le mani. L'unica soluzione è l'emigrazione.
Se molti la chiamano antipolitica è difficile per me dar loro torto. Grillo dice molte verità scomode, ma sembra più un profeta che altro: ci annuncia una apocalisse senza via di scampo. Se sarà l'apocalisse, almeno ci indichi una possibile soluzione.
La dobbiamo trovare da soli? Chi votare? Prendere le armi?
Ti dico la verità: a me Grillo piaceva tantissimo, ma dopo un po' rischio l'overdose di paranoia. Ho bisogno di cercare una soluzione: l'unica che mi viene è politica, e con i personaggi che ci sono ... a meno che qualcuno di nuovo entri e si prenda le responsabilità di farci uscire da questo incubo.
E' proprio questo il punto. Io non credo che con i politici che ci sono adesso si possa sperare in qualcosa di buono. Nemmeno con Di Pietro, che comunque mi sembra il male minore. Io sogno l'avvento di un messia carismatico che parli chiaro come Travaglio, ma che, a differenza di Travaglio, abbia la voglia di "sporcarsi le mani", nel senso di entrare in politica portando un mesaggio nuovo, rivoluzionario, fondato sull'onestà, la legalità e la giustizia e che spazzi via questa classe dirigenti troppo collusa con interessi loschi. Voglio credere che non sia un'utopia.
Sul fatto dell'emigrare, come unica soluzione, effettiavemnte è abbastanza triste. E' una cosa che sento dire spesso, ma purtroppo è come una dimostrazione di resa.
Ti sei dimenticato che Grillo ha appoggiato e appoggerà molte liste civiche nelle prossime elezioni. Tu mi dirai: con le liste civiche che prendono lo 0,1% non si andrà mai da nessuna parte. Non so, può darsi, ma chissà mai che divenga invece un fenomeno di successo con molti comuni gestiti da comitati di cittadini preparati e che hanno a cuore davvero le problematiche della loro città, svincolati da logoranti logiche di partito.
Se si continua così, in questa alternanza tra destra e sinistra che non porta da nessuna parte, i cittadini prima o poi si stancheranno davvero di votarli.
Sonia Alfano, per farti un esempio, senza fare campagna elettorale (neanche un manifesto), solo grazie alla rete, per poco non è riuscita ad ottenere un seggio alla regione sicilia e solamente perchè è stata l'unica che seriamente si è opposta alla mafia ottenendo il consenso di tantissima gente onesta. E' ovviamente un progetto delicatissimo che potrebbe naufragare velocemnte, ma in un certo senso è anche rivoluzionario.
Si inserisce nell'idea che grillo continua a ripetere: sono i cittadini che devono riappropriarsi della propria vita. Io credo che questo invito continuo ad un rinnovato senso civico da parte del singolo cittadino che fa politica attivamente nel luogo in cui vive sia importantissimo.
Cosa vuoi pretendere di più da un comico?
Assolutamente d'accordo con te quando dici che, almeno nell'intervento della manifestazione romana, Grillo non ha insultato proprio nessuno ma ha semplicemente e, ripeto, GIUSTAMENTE, criticato tutto quello che in Italia non va bene. Come mi aspettavo, però, il messaggio ai piani alti è arrivato sballato, travisato... :-/
Ti rimango a questo link, magari può interessarti. Un saluto :)
Salve ragazzi,
devo farvi i miei più sinceri complimenti. Visito normalmente circa 70 Blog (nazionali),ma devo dire che il vostro è certamente fra i migliori. L'ho già incluso fra i primi 4/5. E' certamente un impressione personale, ma lo trovo veramente ad altro livello e mi stupisco abbiate ancora così pochi commenti. Vedrete che crescerete.
E se penso alla vostra età (28-22-21...mi pare)non posso che congratularmi ancora di più. Ciao e sopratutto Grazie!
Orlando
@ alfa
Grazie per il link alla petizione
@ orlando
Grazie a te! Torna a trovarci presto.
Complimenti per l'analisi e la discuissione scaturita. Sono d'accordo su molte cose, soprattutto sul non perdere di vista gli obiettivi. C'è tanto da fare.
devo dire però che dopo il film di Shyamalan dovreste cambiare il nome del blog
Io quello che temo è che prima o poi qualche estremista pericoloso decida di agire. Questo clima è perfetto! Teso, astioso e -quello che è peggio- avulso dalla realtà (come dici tu si impegnano a distorcere la realtà o a non vederla!)
E allora non fioccheranno più i "vaffa", ma le pallottole.
Vedrete...
ciao!
Anch'io volevo scrivere un post sull'uso di alcune parole che non hanno più senso.
Anche eversivo, razionario, revisionismo sono tutte parole che hanno perso di significato o addirittura il cui significato è stato invertito.
Bello il blog, davvero. Ero già venuto ma non lo ricordavo bene. Ora vi blogrollo.ciao
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