lunedì 12 maggio 2008

Scusi sciùr padrùn

Lo dico subito.
Se l'altra sera Marco Travaglio alla trasmissione Che tempo che fa, condotta da Fabio Fazio, avesse evitato la battuta sul lombrico e la muffa (come unici esemplari al mondo peggiori di Renato Schifani), il suo intervento sarebbe stato perfetto. Non è tanto il fatto che io mi trovi in disaccordo con Travaglio. Il problema è che, così facendo, Travaglio rischia di offrire il fianco alle critiche faziose che gli piovono indistintamente da destra e sinistra. Non bisogna dar loro questa soddisfazione. Punto.

Detto questo, ora vorrei fare due semplici riflessioni.

Prima riflessione. Tutti i politici intervenuti sulla vicenda (tranne Antonio Di Pietro) si sono ingegnati nel trovare il termine più adatto per screditare le affermazioni di Travaglio. Chi le ha definite un "attacco", chi una "pura diffamazione", chi un "complotto", chi una "congiura", chi una "vergognosa imboscata". Nessuno di loro ha speso una parola per dire se Travaglio ha detto la verità oppure no. Attenzione bene. Qui sta il passaggio sottile. Nessuno ha detto "Travaglio è un bugiardo". Si sono invece buttati tutti sulla demonizzazione del messaggio lanciato dagli studi di Rai3. Nessuno si è preoccupato di andare a verificare se tale messaggio fosse vero oppure no. Il solo fatto che venga detto qualcosa di sconveniente nei confronti di una carica istituzionale viene tacciato come calunnia a priori. E' una vecchia tecnica, molto efficace.

Paul Valéry diceva: "Quando non si può attaccare il ragionamento, si attacca il ragionatore".

Travaglio si è preso del diffamatore senza che nessuno spiegasse in cosa consistesse la diffamazione. Diffamare significa offendere gratuitamente la reputazione di qualcuno. Travaglio ha fatto il suo mestiere. Ha riportato fatti noti, già presenti per altro nel libro I complici di Lirio Abbate e Peter Gomez. Ha fatto quello che nessun giornalista di regime ha fatto. Ha raccontato le cose veramente importanti che gli Italiani dovrebbero sapere sul Presidente del Senato. Vi ricordate come Schifani venne presentato dai giornali il giorno della sue elezione? Abbiamo saputo tutto sulla sua passione per il Palermo Calcio, per la pesca subacquea, per Elvis Presley. Abbiamo saputo tutto sugli allegri siparietti tra lui e Silvio Berlusconi ("Cavaliere, lei per me è come un novello Cavour", "Grazie Renato, però tagliati quel riporto improponibile. Senza, saresti molto più figo!"). Non abbiamo saputo niente sugli imbarazzanti trascorsi di Schifani nella sua Sicila, in particolare in quel comune di Villabate, centro ormai storico di interessi mafiosi legati strettamente a Bernardo Provenzano. Capisco che venire a sapere che il neopresidente del senato è stato socio d'affari con personaggi poi rivelatisi mafiosi dalla punta dei capelli alle dita dei piedi può provocare uno choc emotivo. Ma un vero giornalista deve avere il coraggio di dirle certe cose. E Travaglio, ogni giorno di più, dimostra di essere un vero giornalista.

Riflessione numero due. Prendo spunto dalle dichiarazioni del presidente del gruppo del Pdl alla camera, Fabrizio Cicchitto. "Di Pietro difende Travaglio e dice a sua volta parole in libertà perché non gradisce che fra le forze politiche di maggioranza e di opposizione si è stabilito un clima normale, nel quale ci si confronta e anche si dissente senza insulti e senza demonizzazioni". Quando sento certe cose rabbrividisco. Rabbrividisco perchè, senza volerlo, Cicchitto ha svelato a chiari termini la situazione marcia in cui ristagna il paese dopo le elezioni di aprile. Ha svelato che la contrapposazione tra destra e sinistra è tutta una balla, buona per tenere occupati gli Italiani. Gli Italiani, si sa, hanno il tifo nel sangue. Io tifo per la destra, io tifo per la sinistra, io tifo per la Roma, io tifo per la Juve. Fintanto che hanno qualcuno per cui tifare sono contenti. Abbiamo scoperto con Cicchitto che l'Italia ha un governo di destra sinistrorso appoggiato da un'opposizione di senistra destrorsa. Ho i brividi. La terribile parola inciucio è lì, materializzata davanti ai nostri occhi. La destra e la sinistra hanno lo stesso cervello, hanno gli stessi interessi, ragionano nello stesso modo, sono infarciti degli stessi personaggi, degli stessi luoghi comuni, dicono le stesse parole, sono uno la brutta copia dell'altro.

E allora è naturale, e non c'è da stupirsi, se un'esponente del Pd, Anna Finocchiaro, tanto autorevole da essere stata scelta da Veltroni al posto di Rita Borsellino come candidata alla regione Sicilia, salvo poi scappare a Roma per assicurarsi un posticino in Senato dopo una disastrosa sconfitta elettorale, non c'è da stupirsi, dicevo, se costei se ne esce con affermazioni del tipo: "Trovo inaccettabile che possano essere lanciate accuse così gravi, come quella di collusione mafiosa, nei confronti del presidente del Senato, in diretta tv su una rete pubblica, senza possibilità di contraddittorio".
Sembra di sentire un Gasparri qualunque, o un Petruccioli, o un Cappon. Dicono le stesse cose, hanno le stesse reazioni, sono la stessa cosa. Con la scusa del dialogo e di una politica conciliante, occupano le istituzioni democratiche e reagiscono in modo scomposto a chiunque solo si azzardi a raccontare cose politicamente scorrette.

Ultima noticina per Fabio Fazio. Noticina, perchè non merita di più. Le scuse ufficiali lette sanno di marcio, sanno di regime comunista. "Il direttore Cappon mi ha chiesto di leggere questa nota..." Così è iniziata la puntata di ieri sera. Mi ha chiesto di leggere??? Se Fazio avesse un briciolo di dignità si sarebbe rifiutato di leggere le parole del padrone.

Il padrone Cappon, se vuole dire qualcosa, ci metta la faccia e non utilizzi quella un po' dolce, un po' finta, di Fabio Fazio.

13 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao, hai fatto un intervento veramente bello nel blog

Alfiere ha detto...

"Nessuno di loro ha speso una parola per dire se Travaglio ha detto la verità oppure no."

Bingo....

Concordo in pieno con il tuo articolo.

Alfiere ha detto...

Post scrittum: se vuoi che ci scambiamo i link sono disponibile... noto che abbiamo "posizioni simili" ;)

Anonimo ha detto...

Non spetta nè a me,nè a voi nè tantomeno a un giornalista come Travaglio giudicare una persona. Per questo ci sono i giudici. La sua è stata pura diffamazione,
"reato che consiste nell'offendere la reputazione di qualcuno,che nn è presente". Essendo un reato è giusto che venga punito. E con lui Fazio che fa il finto super partes.
Ma voglio precisare: in italia OGNUNO può liberamente esprimere le proprie opinioni..ma NESSUNO eccetto il giudice in giudizio può infangare il nome di una persona pubblicamente,anche se le sue parole corrispondono a verità. Perciò,indipendentemente dall'orientamento politico, è giusto che venga criticato. E Di Pietro...Non ho parole per lui come lui non le trova per esprimersi

Anonimo ha detto...

Se Travaglio ha qualcosa da dire a Schifani gliele dica in faccia. E se ha le prove che è mafioso lo porti in giudizio. Informatevi su quanti mafiosi sono stati INCARCERATI nella passata legislatura berlusconi e ditemi quanti invece ne sono stati SCARCERATI negli ultimi anni col governo prodi..

Federico ha detto...

Scusa, anonimo. Prima di tutto mi farebbe piacere sapere il tuo nome. Sai, parlare con un anonimo mi fa un po' strano. Comunque. Travaglio non ha giudicato nessuno. Raccontare dei fatti non è giudicare: è raccontare dei fatti. Un giornalista racconta fatti.Se non li racconta non è un giornalista serio. Travaglio non ha diffamato nessuno. Raccontare dei fatti veri non è diffamare: è raccontare dei fatti veri. Un giornalista dovrebbe raccontare fatti veri. Se non li racconta non è un giornalista serio. Fazio non fa il finto super partes. Fazio fa lo zerbino e basta. Si è dissociato in trasmissione, si è dissociato dopo. Travaglio non ha delle cose da dire a Schifani. Non è un affare privato tra lui e Schifani. Travaglio ha delle cose da dire a tutti gli Italiani che vogliono avere chiarezza su chi li governa.
Non deve essere lui a portare in giudizio Schifani, lui è un giornalista, racconta fatti e non porta in giudizio nessuno. A quello dovrebbero pensare i magistrati.
Glisso sulla tua ultima affermazione sulle incarcerazioni della destra e le scarcerazioni della sinstra. Se non hai ancora capito, questo blog non tifa per nessuna delle parti. E poi, scusami, ma questa tua considerazione non c'entra un'emerita mazza.

Anonimo ha detto...

Ciao Federico, va bene svelo la mia identità. So già che io e Ponza litigheremo: sono chiara,amica di tuo fratello e di ponza.

Premetto che l'articolo che hai scritto è molto bello,scrivi bene. Ma purtroppo non sono riuscita a trattenermi perchè nn condivido le tue parole. Ora ti spiego il perchè o almeno ci provo. Adoro i confronti, purchè siano costruttivi.

Dunque: su una cosa la pensiamo allo stesso modo, cioè che un giornalista deve essere una persona seria. Ora, com'è un giornalista serio??

Provo a rispondere:
Un giornalista serio ha il compito di "informazione" nel senso generale, e deve farlo,secondo me, nel modo più oggettivo possibile. Nel senso che, deve cercare di informare la gente,SENZA manipolare il suo pensiero.Volontariamente o non. E si sa che non è difficile manipolare il pensiero della massa: si pensi alla pubblicità..

Comunque, tornando al punto, le parole di Travaglio sono state "Schifani è peggio di un lombrico". A me questo non sembra "riportare i fatti oggettivi" che,come tu dici e condivido,dovrebbe fare un giornalista serio. Mi sembra invece un "giudizio soggettivo" su un esponente politico,e anche presidente del senato. Per precisare, se avesse detto: "Schifani ha ricevuto quella condanna dal giudice Tizio perchè ha rubato a Caio e ci sono le carte che lo dimostrano" sarebbe stato un "riportare i fatti". Ma così NO. Non è giusto.Spero di essermi spiegata.
Per quanto riguarda il secondo commento invece, era una riposta generale a tutti quelli che dicono che ci sono al governo i mafiosi.

Ciao a tutti!! A presto!

Federico ha detto...

Ciao Chiara!
Non capisco perchè dici che Travaglio ha manipolato la realtà. Non mi sembra nemmeno che abbia cercato di inculcare idee politiche. Ha semplicemente sottolineato che la stampa tutta ha evitato di dire cose sconvenienti riguardo alla seconda carica istituzionale del paese. Questo è il punto: nessuno ha più il coraggio di riportare fatti che possono risultare più o meno sconvenienti. Sul fatto del lombrico mi sembra che ho chiarito quello che penso all'inizio del post.
Ti lascio in pasto a Ale e Ponza.. :)

Anonimo ha detto...

Sarebbe curioso leggere il libro del signor Travaglio, ma me lo farò prestare perchè nn mi va di arricchirlo..eheh..
Magari nel libro ci saranno delle informazioni più succulente perchè in tv non ha detto nulla di che. Si è limitato a dire che al governo ci sono delle persone condannate... Nel libro ha fatto un confronto destra sinistra o si è limitato a parlare della destra?
Comunque amen,ora vado a letto.
Dì a ale e ponza di nn essere troppo cattivi,dopotutto sono una fanciulla. Notte!

Luca ha detto...

"Lo dico subito.
Se l'altra sera Marco Travaglio alla trasmissione Che tempo che fa, condotta da Fabio Fazio, avesse evitato la battuta sul lombrico e la muffa (come unici esemplari al mondo peggiori di Renato Schifani), il suo intervento sarebbe stato perfetto"


Esprimere meglio di così' l'errore di Travaglio nella "scelta dei termini" utilizzati...
errore a parte, resta il fatto che ha ragione, resta il fatto che fa ancora un lavoro che può essere definito giornalista.

"Magari nel libro ci saranno delle informazioni più succulente perchè in tv non ha detto nulla di che."

Beh...l'ultima vota che l'ha fatto Luttazzi ha chiuso i battenti.

per chi non l'avesse mai visto:

parte 1:
http://www.youtube.com/watch?v=4N6sjk-HiAQ&feature=related

parte 2:
http://www.youtube.com/watch?v=1mOuZ_UYNYo&feature=related

parte 3:
http://www.youtube.com/watch?v=1mOuZ_UYNYo&feature=related

Zap ha detto...

Ciao! Complimenti per il blog!

Due osservazioni:
1) "Schifani e` peggio di un lombrico" senza dubbio e` un'offesa (che ha un suo perche`, se fai caso a tutto quello che T. dice prima!), ma non inculca idee politiche. Se voglio inculcarti un'idea in testa, non uso insulti! Si tratta di una battuta che poteva stare benissimo in bocca alla Littizzetto. Alla fine criticare questa uscita e` solo una scusa, quando il punto e` un altro:
2) Il punto: quello che ha detto Travaglio su Schifani. Avrebbe potuto fornire miLLe dati invece di chiacchierare, ma se si ha un dubbio sulla verita` di quanto ha affermato, internet serve anche (soprattutto...) a questo! Nel libro parla anche della sinistra, cosa che ha fatto anche nella trasmissione.
Riguardo lo zerbino di Fazio: tutto sommato l'ho apprezzato: non ci mette MAI la faccia, indubbio, ma "Gentiloni mi ha detto di..." e` un buon modo per sottendere "io mica la penso cosi" e cmq sabato continuava a dissociarsi da Travaglio - per poi incalzarlo e fornirgli succulenti assist...

(beh volevo solo fare i complimenti per il blog ma mi son fatto prendere la mano! ;P )

Federico ha detto...

Ciao Zap. Grazie per i complimenti.
I tuoi commenti sono sempre benvenuti se vuoi tornare altre volte a farci visita...

Daniela ha detto...

Attendiamo impazientemente la sua uscita dal tribunale.. consoliamoci del fatto che questo non riuscirà a fermare le sue affermazioni, nè tantomeno la sua penna.
Per fortuna.

Daniela.
www.testataimmaginaria.blogspot.com